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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"La bella addormentata", grande successo per il balletto classico al Verdi

Accolta con grande calore da parte del pubblico la prima del balletto "La bella addormentata", in scena al Verdi ieri, 4 dicembre. La Compagnia di Odessa ha portato sul palco del Verdi un grande classico esaltandone la bellezza e l'eleganza

"La bella addormenta" fu rappresentata per la prima volta a San Pietroburgo il 15 gennaio 1890. Fu un grandissimo successo. Dopo 128 anni rimane ancora uno dei balletti più maestosi e romantici della Storia. Ce l'ha confermato il Verdi ieri, 4 dicembre, che ha visto esibirsi sul palco oltre 60 ballerini della compagnia di balletto della Odessa Academic Opera and Ballet Theatre.

Verdi: 60 ballerini da Odessa per “La Bella Addormentata” di Čajkovskij

La bella addormentata

Con una versione classica firmata Petipa, su libretto di Ivan Aleksandrović Vsevoložskij (direttore dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo), la compagnia di Odessa racconta la storia, ormai nota, della principessa Aurora che, punta da un fuso per volere della perfida maga Carabosse (interpretata come da tradizione da un uomo - Bogdan Chabanyuk ), è destinata a dormire cento anni. Solo il bacio del Principe Désiré la potrà risvegliare sciogliendo l'incantesimo.

Il sipario si apre con la nascita di Aurora. Incanta da subito la scenografia (Evgeniy Gurenko), i meravigliosi costumi (Sergey Vasilyev) e il taglio di luci impeccabile (Vyacheslav Usherenko). Sul palco si alternano il Corpo di ballo che - nonostante qualche incertezza- nel complesso ci regala un'esibizione coordinata e armonica, e le sei fate. Spicca immediatamente fra i danzatori la Fata dei Lillà, interpretata da Alina Sharay: passi puliti e grande portamento, nonostante la complessità tecnica del ruolo.

Nel primo atto finalmente Aurora è cresciuta. La Principessa, interpretata da Olena Dobryanska, si distingue subito non solo per la tecnica (Adagio della rosa), ma anche per la sua espressività e la capacità di riuscire a danzare con una leggiadria e bellezza invidiabile. Al termine della seconda scena Aurora si punge la mano con un ago, cade in un sonno profondo e cominciano a scorrere gli anni.

Nel secondo atto entra in scena il Principe che, incantato dalla visione della bella addormentata, chiede alla Fata dei Lillà di condurlo dalla sua amata. Désiré, interpretato da Stanislav Skrynnik, convince da subito il pubblico con una serie di salti sospesi e leggeri riempiendo magnificamente la scena.

Nel terzo e ultimo atto si celebra con una grande festa il risveglio di Aurora e le nozze dei due innamorati. Accanto ai protagonisti, entrano in scena diversi personaggi delle fiabe: L’uccellino azzurro e La principessa Florina (Stanislav Varankin e Kateryna Bartosh), Il gatto con gli stivali e la Gattina bianca (Roman Lobkin e Maryna Stryzhakova), Cappuccetto rosso e il Lupo (Ksenia Zakharchenko e Denys Cherniak). Ottime, divertenti tutte le esibizioni dei solisti. Un vero piacere per gli occhi e per gli appassionati.

Altrettanto ottima la prova dell'Orchestra della Findazione diretta dal bravissimo Igor Chernetski, che ha eseguito con grande maestria le musiche dell'eterno compositore russo Pëtr Il'ič Čajkovskij.

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