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Donne, lavoro e scienza: al Rossetti in scena "Le Eccellenti"

Un progetto sulle donne ricercatrici e sulla discriminazione femminile firmato da Marcela Serli. Lo spettacolo è fra gli eventi che il teatro coproduce nell’ambito di Science in The City Festival, in sinergia con ESOF 2020.

Debutto assoluto venerdì 4 settembre alle ore 21 per “Le Eccellenti” un progetto sulle donne ricercatrici e sulla discriminazione femminile firmato da Marcela Serli che ha meritato l’attenzione della Ministra Elena Bonetti, presente al Politeama Rossetti. Lo spettacolo è fra gli eventi che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia coproduce nell’ambito di Science in The City Festival, in sinergia con ESOF 2020.

Lo spettacolo

“Le Eccellenti” è uno spettacolo che porta in scena alcune donne, professioniste sia del teatro, sia della ricerca, selezionate attraverso un periodo di lavoro e di studio. La storia di discriminazione di scienziate come Rosalind Franklin, Lise Meitner, Cecilia Payne, Katherine Johnson e tante altre sarà una sorta di specchio in cui le protagoniste del progetto potranno ritrovarsi, con cui potranno confrontarsi, riflettendo sulle loro vite professionali e personali. Così da far emergere quanto poco sia ascoltato e sostenuto ancora oggi il talento delle donne e per capire quanto forte sia la loro esclusione in ambito economico, sociale, politico. Lo spettacolo parla di donne e di lavoro in un sistema patriarcale come quello in cui viviamo, rappresentando le aspettative, i sogni ed il rapporto con il quotidiano, per dare uno sguardo più articolato su ciò che viviamo ogni giorno. “Le Eccellenti” proporrà il quotidiano vivere di queste ricercatrici e l'eccellenza delle loro materie, attraverso uno stile comico e irriverente, raccontando non solo i loro successi, ma anche le difficoltà che ogni giorno si trovano davanti.

Donne e scienza

Un impianto a scena vuota, con la proiezione di video interviste e molto altro, con la presenza in contemporanea di tutte le protagoniste: la messa in scena si propone di sintetizzare, in modo poetico e al tempo stesso “divulgativo” il materiale raccolto, con l’importante obiettivo che questo percorso creativo abbia l'intensità e la profondità data dalla durata e dalla condivisione, e che la drammatizzazione rimanga sempre in bilico fra verità e finzione. Tra teatro e vita. «Il progetto nasce in un contesto particolare» spiega Marcela Serli. «I Comitati Unici di Garanzia dell'Università degli Studi di Trieste e della SISSA per dare risalto al tema delle pari opportunità, mi hanno proposto di lavorare, creando un monologo, sulla figura di Rosalind Franklin, scienziata nota, oltre che per il suo talento, per non aver avuto il riconoscimento meritato. Franklin, laureata in Chimica, diede infatti inizio allo studio della struttura del DNA. I suoi dati, non ancora pubblicati, furono utilizzati da due scienziati, Watson e Crick, cosa che valse loro il premio Nobel nel 1953. A quel punto, ho rilanciato. La storia di una discriminazione che accomuna le biografie di molte donne scienziate, allora come oggi. Lavorando da anni su temi che legano la repressione, il potere, il genere e le minoranze ho deciso di creare un altro tipo di progetto, tenendo i due concetti di base che uniscono queste donne ricercatrici, il talento e la discriminazione, ma coinvolgendo e mettendo in scena sia ricercatrici sia professioniste dello spettacolo dal vivo. In scena ci saranno attrici, danzatrici, musiciste ma anche matematiche, neuroscienziate, astrofisiche, veterinarie...». Il giorno del debutto, il 4 settembre, sarà presente la Ministra Per le Pari Opportunità e la Famiglia, la matematica Elena Bonetti.

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