Cambiamento climatico, allo spazio Malbrecht72 in mostra i disegni a inchiostro di Bojan Mitrović
Martedì 26 ottobre 2021, presso il nuovo spazio Malbrecht72 sito al terzo piano dello stabile in via Molino a Vento 72 a Trieste e nell'ambito del programma del Trieste Science+Fiction Festival, inaugura Ecocalypse, una mostra di disegni di Bojan Mitrovi? (1975, Belgrado, Serbia). Ecocalypse è una mostra di disegni a inchiostro di Bojan Mitrovi?, uno storico e traduttore che disegna per poter meglio esprimere le sue angosce. Di recente, con una sua opera, ha partecipato al NOVA, festival internazionale di illustrazione e fumetto (Pan?evo, 2021) ed ha all’attivo, un’altra mostra personale tenutasi lo scorso anno allo Spazio MOON di Trieste.
Pur mantenendo lo stile eclettico ed estremamente dettagliato, in Ecocalypse l’autore affronta temi non più legati alla sfera intima, ma ad una dimensione più ampia, globale, raffigurando i processi di disgregazione sociale che precederanno la nostra estinzione come specie. “Tanto per gli studi fatti quanto per l’esperienza personale, ciò che più mi preoccupa del cambiamento climatico non sono i danni che facciamo al pianeta e nemmeno ciò che il pianeta farà a noi in termini di disastri naturali. Ciò che temo di più sono le cose che faremo gli uni agli altri nel momento in cui scopriremo che non c’è più nulla da guadagnare.” Le quindici opere originali sono affiancate ad altrettante stampe della Apocalisse illustrata di Albrecht Dürer nel tentativo di mettere in dialogo la Rivelazione di S. Giovanni con le attuali e future conseguenze del riscaldamento globale. Nei rapporti sul clima e nelle varie discussioni scientifiche si fa spesso menzione di un punto di rottura in cui i processi non saranno più controllabili. Ma cosa vuol dire esattamente? Perché è lecito aspettarsi il collasso della civiltà ben prima della nostra estinzione come specie? e come ciò potrebbe accadere?
I disegni originali prendono spunto da alcuni esempi del passato (Isola di Pasqua, Austria-Ungheria, Jugoslavia) ma daranno soprattutto una visione personale dell'artista, rappresentando un'apocalisse nel senso originario del termine, una rivelazione. Infine, i disegni e la mostra costituiscono l'ossatura per un "graphic essay" che si vorrebbe pubblicare in un futuro non troppo lontano.