"Micro Digitale", personale dell'artista triestino Glauco Rozmann
Giovedì 29 giugno, alle ore 18, nella Sala Comunale d’Arte di piazza dell’Unità 4, avrà luogo l’inaugurazione della mostra “Micro Digitale”, personale dell'artista triestino Glauco Rozmann. L'esposizione rimarrà aperta fino al 23 luglio, tutti i giorni, con orario feriale e festivo 10-13 e 17–20.
«Per spiegare perché il pittore e incisore Glauco Rozmann, in questa nuova mostra, usi una tecnica cosi innovativa e inconsueta – osserva il critico Flavio Girolomini - ripercorreremo brevemente la storia della stampa: già nell'antichità gli artisti pensarono di riprodurre diverse copie di una loro opera usando le tecniche di stampa. Dapprima usarono la xilografia, poi il bulino e l'acquaforte, infine usarono l'incisione in piano, prima, a fine Settecento, con la scoperta della litografia, successivamente con la serigrafia, un'antichissima tecnica orientale affermatasi in Occidente nel secolo XX, dove si rinnova anche per l'influenza della fotografia».
«Nell'ultima parte del Novecento c'è stato l'avvento dell'era digitale, moderna rivoluzione tecnologica che ha contagiato molte attività artistiche e viene oggi usata in tutti i campi, e consentendo nuovi metodi di stampa e una riproduttività infinita. Anche Glauco Rozmann, ha pensato di dare un nuovo sviluppo alla sua precedente attività artistica presentando i propri quadri in un modo inconsueto attraverso l'uso di scanner e stampe micro digitali: in fondo, nell'arte, fantasia e inventiva sono da sempre valori fondamentali».
Glauco Rozmann, nato a Trieste nel 1948, fin da bambino vedendo il padre che era un artigiano pittore decoratore, impara a convivere con i colori e tecniche varie. Fortemente attratto dalle arti figurative, si è avvicinato al disegno e alla pittura a olio da autodidatta, fin da ragazzo. Opera nell’ambito della pittura contemporanea da quasi cinquant’anni. Nel corso del tempo, dalla primitiva pittura a olio, utilizzando tecniche miste e in leggero rilievo, ha elaborato un proprio stile materico marcatamente improntato all’informale.
Ha esposto le proprie opere in diverse mostre personali a Trieste, in particolare alla Galleria “La Sfera” nel 1980 e nel 1982; una di queste, con l'intervento della critica d’arte Renata Letizia Cargnelli, venne ripresa dall’emittente televisiva Telequattro. Nel 2001 ha tenuto una personale a Mogliano Veneto (TV) presso il Teatro “Astori”. Ha esposto le proprie grafie al Caffè “Stella Polare” di Trieste con una mostra d’acqueforti allestita dall’artista Claudio Sivini. Un’altra mostra d’opere calcografiche è stata ospitata dalla galleria di via Piccardi dove erano presenti altri tre artisti. Nel 2003 ha esposto nell'allora sala dell’A.I.A.T. (Agenzia d’informazione per il turismo), in via San Nicolò 20.
Da alcuni anni è insegnante ai Corsi di “disegno e pittura” dell’Università della Liberetà di Trieste. È presente nel “Dizionario degli Artisti di Trieste, dell’Isontino, dell’Istria e della Dalmazia” pubblicato dal critico d’arte Claudio H. Martelli per Hammerle Editori nel 2001 e 2009. Ultimamente segue i suoi allevi nei percorsi artistici e, come fondatore del gruppo “Amici dell’Arte”, partecipa a varie manifestazioni artistiche (ex tempore, piccole mostre personali, collettive). La sua attività si allarga anche in Slovenia, Croazia e Austria.