Ritorna Orange Wine Festival, settima edizione venerdì a Isola
Venerdì 27 aprile Isola ospiterà la settima edizione di un festival di portata internazionale, che si sta espandendo di anno in anno e che ogni primavera unisce un gran numero di produttori e appassionati di Orange Wine ovvero, il vino che si ottiene facendo macerare a lungo le uve a bacca bianca.
All'Orange Wine Festival quest’anno oltre 60 vinicoltori provenienti nella maggior parte dalla Slovenia, ma anche dall’Italia, Austria, Croazia, Georgia e Serbia avranno modo di presentarsi.
Giunto alla settimana edizione, l’Orange Wine Festival avrà ancora una volta modo di mettere in mostra il forte legame che corre tra il produttore, la natura ed il consumatore. Si tratta di un legame autentico che rappresenta un importante messaggio per i postumi, poiché senza collaborazione non c’è futuro per lo sviluppo sostenibile. I produttori degli orange wine non sono ovviamente gli unici a coltivare naturalmente la terra, ma nella prospettiva del mosaico mondiale enologico e non, rappresentano un punto di riferimento.
Alcuni produttori di Orange Wine hanno una lunga storia alle spalle. Una produzione vinicola ecosostenibile dedita alla natura e all’ambiente e ai processi naturali che l’accompagnano. Aprivano la strada ai vini che rispecchiano tuttora la storia del duro lavoro che dietro a loro si nasconde, il loro modo di essere, la loro veduta sul mondo, il loro rapporto genuino, onesto e sostenibile con la natura, la loro pazienza nell’aspettare che il vino maturi. Per evitare le numerose insidie, i pionieri dovevano prestare molta attenzione lungo la propria strada per non perdere la retta via. Ma la strada era quella giusta ed il loro approccio ed entusiasmo tutt’ora contagiosi. Gli appassionati esploratori e amanti del vino li hanno percepiti, come anche i sempre più numerosi colleghi viticoltori, che seppur scettici all’inizio, hanno ben presto cominciato a seguire le loro orme.
Negli ultimi anni l’Orange Wine Festival è divenuto un movimento peculiare. Sprona, stimola e incoraggia un’intensiva attività tra i viticoltori. Ha avuto l’effetto di indirizzarne molti ad una riflessione sull’importanza di una coltivazione e produzione di macerati sostenibile ed in sintonia con l’ambiente circostante. Alcuni hanno intrapreso la strada con cautela, altri vi si sono buttati anima e corpo.
Il numero di chi trasforma la propria uva bianca in vino arancione è basso nel settore enologico su scala mondiale, ma sta crescendo cospicuamente di anno in anno. Sempre più vinicoltori decidono di intraprendere la strada di questa particolare produzione tenendo in considerazione come far crescere l’entusiasmo in questa particolare tipologia produttiva tra la propria clientela. In molti hanno radicalmente mutato la propria storia. Molti dei quali all’inizio timidamente presentavano le prime sperimentazioni con i vini bianchi macerati, nell’arco di sette anni hanno optato per una produzione ecosostenibile ed ecologica, proprio come molti sono passati da una viticoltura convenzionale ad una serie di cicli naturali di armonizzazione di produzione biodinamica.
All’Orange Wine Festival di Isola sarà così possibile incontrare ed interagire con nomi importanti del panorama enologico, come anche incontrare giovani appassionati che presenteranno i risultati del proprio lavoro con impeto intenso. Il Festival è anche occasione di apprendimento per gli ospiti, ovvero per tutti, compresi quelli che fungono da esempio e guide. Anche quest’ultimi si rendono conto che ogni annata e ogni vendemmia rappresenta una nuova storia.
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