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Priorità alla scuola scende di nuovo in piazza “Contro Dad e classi pollaio”

Questo pomeriggio, lunedì 20 settembre, in piazza Unità. Manifestazione organizzata in tutta Italia

Priorità alla Scuola annuncia una manifestazione in piazza Unità questo pomeriggio alle 17.30. La protesta è organizzata a livello nazionale in diverse altre città italiane. Di seguito  la nota stampa:

Priorità alla scuola torna a mobilitarsi il 20 settembre in tutta Italia perché il Governo non ha proposto nessuna soluzione concreta alle carenze strutturali che affliggono la scuola da decenni, ma che sono state e saranno le principali responsabili nell’impedire un’adeguata gestione dell’emergenza sanitaria. L’anno scolastico non è cominciato bene: orari provvisori, tempo scuola incompleto, cattedre vacanti, ATA insufficienti. I consueti problemi strutturali della Scuola pubblica si sono presentati puntuali al primo giorno di scuola. Tutto è aggravato dal fatto che, per il terzo anno di fila, si resta sotto il segno dell’emergenza. 

Priorità alla scuola non accetterà questo anno scolastico lo scempio di Regioni e Comuni che tengono chiuse le scuole secondo il proprio variabile arbitrio e chiede l’abrogazione della norma che consente la formazione di classi-pollaio.

Sono bastati pochi giorni di scuola per constatare in varie città d'Italia che la DAD è entrata nelle attività disciplinari senza alcun preavviso alle scuole superiori: nonostante i proclami del Ministro Bianchi che la DAD sarebbe rimasta solo come misura eccezionale per quarantene di singoli e focolai, in realtà da Nord a SUD lo strumento eccezionale è diventato strutturale. In alcuni casi viene utilizzato per coprire le lacune decennali delle mancanze di spazi, in altri viene utilizzata per “alleggerire il flusso di studenti a scuola”, nonostante la spaventosa crescita del disagio psicofisico nelle fasce adolescenziali, l’incremento del tasso di abbandono scolastico, il peggioramento della qualità della formazione negli ultimi due anni.

PAS protesta in decine di città lungo tutta la penisola affinché le Regioni affrontino seriamente la questione trasporti in merito alla loro capienza e frequenza. Docenti, genitori e genitrici, studenti e studentesse ritengono che siano necessari protocolli flessibili, chiari e congrui alla effettiva situazione pandemica, adattati al mutare delle mutevoli situazioni epidemiologiche e farà pressione affinché si adottino quarantene selettive garantite da un efficace tracciamento.

Con l’adesione, tra gli altri, di FLC-CGIL, COBAS, CNPS, UDS E LINK.

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