In scena al Rossetti "Il Delitto di via dell'Orsina" con Massimo Dapporto e Antonello Fassari
Un delizioso, divertente “duetto” di grandi interpreti - Massimo Dapporto e Antonello Fassari - diretti da Andrée Ruth Shammah e la drammaturgia esilarante e dalla perfetta costruzione di Eugène Labiche, assicurano al pubblico della Stagione “Prosa” del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia un ingresso nel nuovo anno all’insegna della leggerezza e del divertimento. “Il Delitto di via dell’Orsina” - in scena al Politeama Rossetti il 7 e 8 gennaio - è infatti una commedia nera, fatta di trovate, energia, risate e sorprese. Si tratta di uno degli atti unici più conosciuti di Eugène Labiche, geniale creatore del vaudeville, capace di svelare, con indiavolate geometrie di equivoci e farse, il ridicolo nascosto sotto i tappeti della buona borghesia. Risate dunque a non finire, ma anche una sottile denuncia di ipocrisie e atteggiamenti di facciata da criticare, anche se con lievità.
Lo spettacolo
Lo spettacolo porta in scena due uomini, un ricco nobile ed elegante (Massimo Dapporto) e un proletario rozzo e volgare (Antonello Fassari), che si risvegliano nello stesso letto, e si ritrovano le mani sporche, le tasche piene di carbone senza riuscire a ricordare nulla di quanto accaduto la notte precedente. Quando dal giornale apprendono della morte di una giovane carbonaia, si convincono di essere stati loro a commettere l’omicidio. Per i due protagonisti, disposti a tutto pur di sfuggire alla colpa e mantenere le apparenze, non resta che far sparire ogni prova. Andrée Ruth Shammah che firma la regia e - assieme a Giorgio Melazzi - l’adattamento, mantiene intatta la struttura della pochade e del gioco indiavolato degli equivoci ma vira al noir seminando inquietudini all’ombra di qualcosa che incombe. La Francia perbenista e ottocentesca di Labiche diventa l’Italia del primo dopoguerra, pre-fascista e conformista. Alcune battute e personaggi sono “rubati” da altri lavori del drammaturgo francese per dare più spessore alle sottotrame e rendere più stratificata la vita che c’è dentro. Un atto unico che spinge sul gran gioco del teatro e delle sue possibilità, in cui si inseriscono couplets cantati. Una vicenda fatta di tensioni che gioca con i tanti tic di oggi e mette in scena il contrasto tra come vogliamo apparire e come siamo davvero dentro la solitudine che ci attanaglia. I biglietti disponibili sono in vendita alla Biglietteria del Politeama Rossetti, e in tutti i punti vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Acquisti anche on line dal sito www.ilrossetti.it.