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Sebastiano lo Monaco al Rossetti con "dopo il Silenzio", Dramma Ispirato a un Testo di Pietro Grasso

Due generazioni a confronto sullo scottante tema della Mafia “Il silenzio è la Mafia”. Con queste parole scritte sulla parete concepita dallo scenografo Giacomo Tringali si chiude la rappresentazione teatrale “Dopo il silenzio”, la cui prima...

Due generazioni a confronto sullo scottante tema della Mafia

"Il silenzio è la Mafia". Con queste parole scritte sulla parete concepita dallo scenografo Giacomo Tringali si chiude la rappresentazione teatrale "Dopo il silenzio", la cui prima, applaudita dal pubblico triestino, è andata in scena ieri sera in sala "Assicurazioni Generali" del Politeama "Rossetti", nell'ambito della stagione di prosa 2013/2014. L'opera è tratta dal libro "Liberi tutti" di Pietro Grasso, magistrato e giudice nel primo maxi processo a Cosa Nostra (1986-1987), Consigliere del Ministero di Grazia e Giustizia negli anni terribili 1992-1993 e seguenti, durante i quali la Mafia ha eliminato i giudici Falcone e Borsellino; da un anno circa è il Presidente del Senato della Repubblica.

Il dramma di Francesco Niccolini e Margherita Rubino, diretto da Alessio Pizzech si avvale dell'interpretazione di tre validi attori: Sebastiano Lo Monaco, attore che dagli anni '80 del secolo scorso ha lavorato con i più grandi attori italiani, tra i quali Enrico Maria Salerno, Salvo Randone, Paola Borboni. Recente la collaborazione con Alessio Pizzech con un altro testo di Pietro Grasso, "Per Non Morire di Mafia", che ha riscosso grande successo con più di 200 repliche nei maggiori teatri Italiani. L'interprete femminile è Mariangela d'Abbraccio, napoletana diretta al debutto da Eduardo De Filippo; successivamente affianca Giorgio Albertazzi e Luca De Filippo. E' anche attrice cinematografica con registi importanti quali Zeffirelli, Veronesi, Vanzina. Ai due attori adulti (identificabili in scena nei panni dello stesso Pietro Grasso e la moglie) si contrappone il giovane mafioso interpretato dal ventinovenne Turi Moricca, laureato presso l'Accademia d'arte drammatica "Silvio d'Amico" di Roma e vincitore del premio "SIAE" 2011 con il monologo "L'uomo bomba e la donna cannone" di Antonio Albanese. La rappresentazione vuole mettere in scena, in maniera forte, la storia della Mafia vista da due generazioni che si confrontano aspramente, con il personaggio femminile che cerca, in qualità di educatrice, di ricongiungere le due personalità opposte. Durante il dramma scorrono, sull'ideale muro della scena, i volti delle persone che hanno dato la vita per sconfiggere la Mafia; citiamo per tutti i giudici Falcone e Borsellino e gli agenti delle due scorte, tra i quali il muggesano Walter Eddie Cosina, ricordato anche da Sebastiano Lo Monaco alla fine dello spettacolo. Il dramma messo in scena da Pizzech trasmette un messaggio positivo in quanto vede le giovani generazioni impegnate in una rivolta morale che cerca di sconfiggere l'omertà guardando al futuro, appunto, "Dopo il silenzio". Per le persone interessate, ultima replica questa sera, alle ore 20.30.

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