Dagli Usa a Trieste, un "flash mob" contro la violenza sulle donne
Domani, 14 febbraio, come ogni anno e in numerose città d'Italia e del mondo, a Trieste avrà luogo il "Flash Mob One Billion Rising Revolution". Una danza di gruppo per protestare contro la violenza sulle donne e sui bambini, ideata dalla drammaturga statunitense Eve Ensler. L'iniziativa è cresciuta in cinque anni, coinvolgendo donne e uomini indistintamente, con la diffusione tramite web e la solidarietà come propulsori. L'evento è organizzato da Aralalà - La fabbrica delle follie (Associazione culturale che si occupa di informazione educazione e libertà sessuale), e partirà alle 16 da piazza Goldoni per culminare, dopo una sfilata lungo le vie del centro, in piazza Giuseppe Verdi alle 18. Qui avrà luogo il flash mob, la danza vera e propria, la cui coreografia può essere mandata a memoria con l'aiuto di questi video:
https://www.youtube.com/
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«Il mondo, il mondo intero, risponde a questa chiamata - dichiarano gli organizzatori - lasciando che la sua gente danzi lungo le vie di ogni città, paese o contea, che scivoli tra le piazze, nei deserti, ospedali, chiese, ghiacciai o metropoli o metropolitane che siano. Anche Trieste si muove, anche Trieste c'è e vi invitiamo a diffondere, a imparare la coreografia di questo ballo che ormai è una consuetudine, questo "break the chain", affinchè la catena della violenza possa venir spezzata. E solo noi insieme, si può!».
L'evento (apolitico e apartitico) è aperto a chiunque lo desideri. Per aderire basta contattare l'organizzazione tramite la Pagina facebook.