Parsons Dance apre il festival TSDanza al Rossetti
Si apre con la Parsons Dance il 14 marzo la terza edizione di TSDanza, il festival di danza organizzato dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: grandi appuntamenti nel segno della grande danza italiana e internazionale si intrecceranno per l’intera primavera, fino a maggio 2017.
Molte presenze prestigiose dopo Parsons. Sono attesi Carolyn Carlson, l’étoile Sabrina Brazzo, la Rioult Dance Company, Virgilio Sieni, Aterballetto e a suggello della rassegna, la presenza emozionante della Paul Taylor Dance Company.
Parsons Dance, nata dal genio creativo dell’eclettico coreografo David Parsons e del light designer Howell Binkley, è tra le poche compagnie che, oltre ad essersi affermate sulla scena internazionale con successo sempre rinnovato, sono riuscite a lasciare un segno nell’immaginario teatrale collettivo e a creare coreografie divenute veri e propri “cult” della danza mondiale.
Non poteva esserci apertura più gioiosa e qualificata per il festival TSDanza 3.0 che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia organizza per il terzo anno consecutivo e che raduna al Politeama Rossetti - nella primavera 2017 - una serie importante di eventi di danza italiana e internazionale, nell’intento di offrire al pubblico regionale una vetrina ricca e interessante dedicata al mondo della danza e creando - in un periodo in cui il turismo si interessa alla città – un elemento d’attrazione in più, con nomi di rilievo italiano e internazionale e linguaggi che non presuppongono problemi di lingua e traduzione .
Undici i titoli in cartellone a TS Danza 3.0, a partire dall’appuntamento con l’amatissima Parsons Dance del 14 marzo, per chiudere a maggio con la poetica performance dell’étoile italiana Sabrina Brazzo con Andrea Volpintesta e lo Jas Art Ballet ne “Il mantello di pelle di drago” cui seguirà la prestigiosa, straordinaria presenza della Paul Taylor Dance Company, icona della modern dance statunitense (il 23 maggio, in sostituzione del Tulsa Ballet che ha cancellato il suo tour). E passando per protagonisti assoluti della danza mondiale come Carolyn Carlson (il 25 marzo), vette della ricerca italiana come Virgilio Sieni (19 aprile), graditissimi ritorni come quello della compagnia udinese Arearea, o di Arterballetto.
Parsons Dance – che sarà accolta martedì 14 marzo alle 20.30 da un Politeama Rossetti affollatissimo di appassionati – inaugura il festival TSDanza 3.0 nel segno della forza dirompente di una danza carica di energia e positività, acrobatica e comunicativa al tempo stesso. È ormai un caposaldo della danza post-moderna made in Usa, che può mixare senza paura tecniche e stili per ottenere effetti magici e teatrali, creativi e divertenti. Una danza elegante, ariosa e virtuosistica, accessibile a tutti.
Sin dagli esordi, l’elevata preparazione atletica degli interpreti e la grande capacità di David Parsons di dare anima alla tecnica sono state gli elementi distintivi della compagnia. Come ha scritto il New York Times, “I ballerini vengono scelti per il loro virtuosismo, energia e sex appeal, attaccano il pubblico come un ciclone, una vera forza della natura”.
La danza di Parsons punta dritto all’emozione e al desiderio nascosto di ogni spettatore di ballare, saltare e gioire insieme ai ballerini. Difficile non lasciarsi trasportare dai loro ritmi vibranti e dalle coreografie avvolgenti e colorate...
Nel programma che vedremo a Trieste non mancherà la celebre e richiestissima “Caught” (brano del 1982 che David Parsons creò per sé stesso), incredibile assolo su musiche di Robert Fripp nel quale il danzatore che compie un numero straordinario di salti, ed è illuminato sempre al culmine di essi, sembra sospeso in aria grazie ad un gioco di luci stroboscopiche. “Caught” è stata definita dalla critica: “una delle più grandi coreografie degli ultimi tempi”. A fianco di questa e altri classici del repertorio della Parsons Dance come “Union”, “Hand Dance” e “In The End”, la compagnia presenterà durante il tour in Italia, in anteprima europea, altri due brani originali: “Finding Center” e “Unexpected Together”.
David Parsons ha avuto una straordinaria carriera come direttore, coreografo, performer, insegnante e produttore. All’inizio della carriera si è esibito con la Paul Taylor Dance Company, New York City Ballet, Berlin Opera e The White Oak Dance Project fondato da Mikhail Baryshnikov.
Come coreografo ha creato più di 75 lavori per la Parsons Dance. Gli sono state commissionate coreografie da American Ballet Theatre, New York City Ballet e Alvin Ailey American Dance Theater e da teatri ed ensemble fra i più prestigiosi al mondo.
Fondamentale è anche il ruolo del light designer Howell Binkley (vincitore di un Tony Award per lo spettacolo di Broadway “Hamilton”) che esalta con fantasia le performance della compagnia.
La Parsons Dance è composta dai danzatori: Sarah Braverman, Ian Spring, Elena D’amario, Geena Pacareu, Omar Román De Jesús, Eoghan Dillon, Zoey Anderson, Justus Whitfield.?