Ambientata a Trieste l'operetta “Die Fledermaus” di Johann Strauss Jr, al “Verdi” dal 10 giugno
E' ambientata nella Trieste austriaca di fine Ottocento “Die Fledermaus”, “Il pipistrello”, l’operetta di Johann Strauss Jr, in scena al teatro lirico da venerdì 10 giugno, che chiude con un dono ai nostalgici del genere e della belle epoque triestina la stagione lirica e di balletto. La vicenda, suddivisa in tre atti su libretto di Carl Haffner e Richard Genée da "Le Reveillon" di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, pur essendo tradizionalmente ambientata a Vienna, si svolgerà inaspettatamente a Trieste, l’importante porto austriaco del Mediterraneo, nel periodo a cavallo tra la sconfitta di Sadowa e il primo conflitto mondiale, come spiega il regista Daniel Benoin, “nell’epoca di gioiosa apocalisse alla vigilia del crollo della monarchia austro-ungarica, quando il vino, le donne, la musica divennero il migliore antidoto all’horror vacui e a un diffuso senso di decadenza”. Con un nuovo allestimento della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, le scene sono di Jean-Pierre Laporte, interamente realizzate nei laboratori del teatro. Anche i costumi di Nathalie Berard Benoin sono stati realizzati nelle sartorie teatrali triestine. A dirigere la splendida partitura la bacchetta del Maestro Gianluigi Gelmetti.
Era il 5 aprile del 1874 quando al Theater an der Wien risuonarono per la prima volta le oggi inconfondibili note dell’Ouverture del “Die Fledermaus”. Inizialmente il genere Operetta era prerogativa di compositori francesi, importati e molto apprezzati nella Vienna del 1860, Offenbach ne era il maestro. Dopo qualche tempo però, dato il crescente successo e il cambiamento sociale che portò la capitale austriaca a dover offrire intrattenimento a una sempre più ampia schiera di borghesi delle classi medie, anche i compositori austriaci cominciarono a cimentarsi con il genere. Quel giorno di aprile segnò l’ingresso nel panorama internazionale di compositori di operette di un nome noto per la Vienna di allora: Johann Strauss Jr., fino a quel momento apprezzato compositore di danze e valzer e direttore d’orchestra. Dopo aver assistito a “Die Fledermaus”, il maestro Offenbach sancì il successo di Strauss rivolgendosi a lui in questo modo: “Dovrebbe scrivere operette, Herr Strauss”.
Il principale ruolo maschile, il possidente Gabriel von Eisenstein, sarà interpretato dal tenore tedesco Christoph Strehl, ad alternarsi al suo fianco, nel ruolo di Rosalinde, il soprano Mihaela Marcu, Norina nel “Don Pasquale” di un anno fa, e Ana Petricevic. Nel ruolo di Adele ad avvicendarsi nelle repliche saranno invece Lina Johnson e Katharina Melnikova, mentre in quello di Ida, Simonetta Cavalli e Silvia Verzier; sul fronte maschile completano il cast Merto Sungu nella parte di Alfred, Zoltan Nagy in quella del dottor Falke, Horst Lamnek sarà Frank e il triestino Fulvio Falzarano nei panni di Frosch; il dotto Blind è interpetato da Andrea Binetti, nelle vesti maschili invece del Principe Orlofsky il contralto slovacco Daniela Ba?asová.
Il Coro è affidato alla guida del Maestro Fulvio Fogliazza. “Die Fledermaus” replica fino a sabato 18 giugno.
Alessandra Ressa