"Operetta che passione", alla Tripcovich una serata "magica" nella storia con Mazzucato e Binetti (VIDEO)
«Il "Natale magico" che abbiamo immaginato non è solamente "quattro luci" come l'ha descritto qualche organo d'informazione, ma un pacchetto turistico completo; non era solo un arredare la città ma c'è un filo conduttore unico per creare un'immagine da poter vendere fuori provincia, ossia la linea mitteleuropea, uno classico stile viennese. Ho ascoltato ben sette cd proposti da AcegasApsAmga per le musiche di piazza Unità e ho optato per la linea sinfonica delle melodie natalizie. A questo non poteva mancare uno dei simboli di Trieste, l'operetta».
Così l'assessore al Turismo Maurizio Bucci introduce "Operetta che passione", lo spettacolo che andrà in scena il prossimo 30 dicembre alla Sala Tripcovich (a ingresso gratuito poichè rientra nel pacchetto "Un Natale magico" offerto dal Comune alla città e ai turisti): «L'Italia è tutta bella e d importante quindi creare qualcosa che gli altri non hanno, che nel nostro caso è l'operetta e il maestro Binetti. Volutamente abbiamo messo l'evento tra Natale e Capodanno per evitare di inserirlo nel periodo di stress della corsa ai regali e preparativi natalizi».
«Io frequento l'operetta in tutto il mondo ma non l'ho mai vista come la faceva Trieste negli anni d'oro - ha sottolineato il tenore triestino Andrea Binetti, che ha coordinato l'evento -. Abbiamo il privilegio di avere la più grande artista vivente, una grande signora della lirica protagonista nel mondo. Arriverà a Trieste reduce dal trionfo della traviata al Carlo Felice di Genova e al San Carlo di Napoli. A canto a noi l'altra soprano Maria Giovanna Michellini e al pianoforte quell'"orchestra completa" che è il maestro Corrado Gulin. Inoltre avremo delle ballerine».
"Operetta che passione" toccherà tutto il repertorio e la storia dell'operetta, con immagini storiche (di operette anche al Giardino pubblico di via Giulia) volte a sottolineare come questo genere musicale sia presente nei cromosomi di Trieste. «Vogliamo anche che sia un omaggio a Sandro Massimino a 20 anni dalla scomparsa - aggiunge Binetti -. Non solo è stato il partner storico della Mazzucato, ma anche mio maestro ormai 30 anni fa».
«L'operetta rappresenta Trieste e deve diventare un punto cardine del suo progetto turistico - si augura Andrea Binetti -: come si va a Londra o Broadway a veder musical, si deve venire a Trieste per vedere l'operetta».