Danza urbana e teatro al Mercato Coperto con "Paradisi" di Matteo Carvone
È il Mercato Coperto di Trieste l’inedita scena del quarto appuntamento con VETTORI, il progetto di Residenze Artistiche della Contrada, che intreccia il teatro alla danza con PARADISI di Matteo Carvone, un duetto che nasce dall’incontro del coreografo triestino con la danzatrice Emilie Ouedraogo, alias Lady Mad Skillz, in una location quotidiana per i cittadini che diventa spazio d’arte per una performance eccezionale. La restituzione, al termine del periodo di residenza, si terrà infatti l’11 novembre, alle ore 18 al Mercato Coperto, in via Giosué Carducci 36 a Trieste, preceduta l’8 novembre, alle ore 18 al Teatro dei Fabbri, dalla conversazione aperta al pubblico Stairway to Heaven insieme all’attrice e regista Valentina Magnani, l’artista Fabiola Faidiga con gli artisti in residenza: Matteo Carvone, Lady Mad Skillz, il sound designer Giovanni Dinello e il drammaturgo Francesco Cocco. L’incontro sarà anche in streaming all’indirizzo https://www.
La speciale restituzione al Mercato Coperto «fonderà le arti del teatro danza, della danza contemporanea e della scena Krump francese, caratterizzata da movimenti espressivi e altamente energici. Il Krumping è una danza urbana afro-diasporica nata in California a fine anni ’90: alternativa alla violenza tra gang ed esternazione fisica necessaria di emozioni crude e potenti». Ad accompagnare il progetto degli artisti in residenza sono il drammaturgo Francesco Cocco e il sound designer Giovanni Dinello con un lavoro interattivo sul suono, in tempo reale: durante la performance i danzatori saranno microfonati, con un’amplificazione del suono tridimensionale. La scelta di un luogo affascinante e inaspettato come il Mercato Coperto non è casuale: per Matteo Carvone l'importanza dello spazio architettonico, in cui l'opera si svolge è fondamentale: lo spazio infatti non è mai inteso e progettato come elemento decorativo, ma piuttosto come soggetto principale dell'opera, l'insieme è l'elemento base con cui Carvone inizia a costruire i suoi pezzi.
«PARADISI è un incontro artistico tra me ed Emilie», dice Carvone. «I codici della danza urbana Krump e il teatro danza sono modi molto diversi tra loro, noi li mettiamo a confronto danzando assieme, inserendo la performance nel contesto scenografico ma chiaramente urbano del Mercato Coperto: è un lavoro di teatro danza, performance e installazione audiovisiva. Ci inseriamo in quello spazio e ne diventiamo abitanti, come fosse un’enorme navicella spaziale. La nostra performance rappresenta una fase avanzata del progetto, che sta cambiando in corsa: siamo già stati in residenza anche al Centre national de la danse di Parigi. Per me, però, è importantissimo tornare a Trieste anche perché nel progetto, in qualità di assistente, c’è mia sorella Anna Carvone, anche lei danzatrice urbana, con la quale avevo già lavorato allo spettacolo Corpi in fuga».
Matteo Carvone
Con sede a Monaco di Baviera dal 2012, Matteo Carvone è un danzatore e coreografo nato a Trieste nel 1985. Matteo ha ricevuto la sua formazione a Milano presso la DanceHaus diretta da Susanna Beltrami, per la quale ha danzato "La forma dell'incompiuto" in una tournée italiana. Matteo ha danzato per cinque anni allo Staatstheater am Gärtnrerplatz di Monaco sotto la direzione di Karl Alfred Schreiner e precedentemente ne "La compagnia" all'Accademia Nazionale Danza di Roma sotto l'egida eccezionale di Pina Bausch.
Matteo ha creato e danzato per nomi quali: Alexander Ekman/Orionteatern, Jo Strømgren Kompani, Marco Goeke, Robin Olryn, Michael Keegan-Dolan, William Forsythe, Wayne McGregor, Ismael Ivo e molti altri.
Nel 2018 ha debuttato come regista, coreografo e video-designer sul palco della Filarmonica di Monaco Gasteig con "Faust Symphony” sull’ omonima sinfonia di Franz Liszt; il suo duetto [FAUN] è stato presentato alla 14ª edizione della Biennale di Venezia diretta da Marie Chouinard e sempre alla Biennale nel 2022 ha presentato il suo “the Garden” originalmente creato sui danzatori del College Danza sotto la direzione Artistica di Wayne McGregor.
"Paradisi sono squarci di tempo in cui vortici di emozioni violente si liberano in frammenti di bellezza che danno senso a un tutto. Regni di bellezza momentanei, assoluti, essenziali per due eroi soli alla fine di ogni cosa".