Direttore e cast internazionali per “Werther”, il dramma di Goethe musicato da Jules Massenet in scena al “Verdi” da venerdì
Il celebre dramma di Goethe musicato da Jules Massenet debutta venerdì 27 novembre al “Verdi” in occasione del secondo appuntamento con la stagione lirica in un nuovo allestimento a cura del teatro lirico triestino in coproduzione con il teatro dell'opera di Cagliari.
Musicalmente intenso e poco eseguito, il melodramma tardo-ottocentesco s'ispira al romanzo di Goethe “I dolori del giovane Werther”, emblema di un romanticismo che in Massenet diviene decadente. “Werther” è dunque l’elegia funebre sui sogni infranti della giovinezza, solitudine esistenziale e amori proibiti, un’invenzione melodica prodigiosa dove, in una dimensione elegiaca, il mélos si avvicina alle inflessioni della lingua parlata. L’idea di mettere in musica il romanzo di Goethe, venne a un amico di Massenet, l’editore Georges Hartmann. L’opera (la quinta che lui compose) fu rifiutata all’Opéra-Comique, dove l’impresario Carvalho la ritenne troppo triste per il suo teatro. Cominciò il suo cammino soltanto sei anni dopo, nel 1892, a Vienna e in lingua tedesca. Il successo fu indiscusso. Un viaggio in Germania nel 1885 per assistere al “Parsifal” a Bayreuth, aveva rinsaldato in Massenet, ultimo di venti fratelli, il proposito di trasporre in musica quella storia di iniziazione sentimentale.
Affidato all'esperta bacchetta del giovane Maestro statunitense Christopher Franklin, “Werther” debutta a Trieste con un cast prevalentemente straniero, con il tenore belga Mickael Spadaccini nel ruolo del giovane Werther, il mezzosoprano russo Olesya Petrova nel ruolo di Charlotte, il baritono bielorusso Ilya Silchukov nei panni dell'amico Albert, e il francese Ugo Rabec in quelli del Podestà. A ricoprire il ruolo di Sophie il soprano Elena Galitskaya, anch'essa russa. I ruoli minori invece sono tutti italiani, a cominciare da Schmidt interpretato dal tenore Alessandro D'Acrissa, Johann, interpretato dal baritono Dario Giorgelè, Kathchen, dal soprano Silvia Verzier, e infine Bruhlmann, dal tenore Giuliano Pelizon. Le parti per voci bianche sono state affidate ai giovanissimi talenti dei Piccoli Cantori della Città di Trieste diretti da Cristina Semeraro. La regia è di Giulio Ciabatti, artista in seno al teatro lirico triestino che già nelle trascorse stagioni ha ricevuto l'approvazione del pubblico triestino. Le scene sono di Aurelio Barbato, i costumi di Lorena Marin e le luci di Claudio Schmid. “Werther” replica fino al 5 dicembre.
(Alessandra Ressa)