Torna "Triestebookfest": ospiti Faggin, Calabresi e Agnello Hornby
Parte anche quest'anno il “Triestebookfest”, il festival del libro a Trieste, giunto alla sua quarta edizione. Il tema dell'anno è “Storie di sogni possibili” e radunerà nel capoluogo giuliano nomi del calibro di Federico Faggin il fisico definito lo Steve Jobs italiano, Mario Calabresi, giornalista ex direttore di Repubblica e la scrittrice Simonetta Agnello Hornby. Gli incontri, che comprenderanno non solo appuntamenti letterari ma anche teatrali e musicali, avranno luogo da venerdì 18 a domenica 20 ottobre.
Il tema
La manifestazione, che si terrà in varie sedi cittadine - musei, caffè letterari, librerie - quest’anno racconterà, insieme a tanti ospiti e come sempre attraverso i libri, le storie di chi ha inseguito un sogno, superando gli ostacoli che la vita gli ha messo di fronte, di chi non si è arreso davanti al dolore e alla fatica, di chi ha perso tutto ma è riuscito comunque a ritrovarsi, di chi aveva un progetto e lo ha realizzato.
"Donne che hanno cambiato mondi maschili"
“Saranno storie di donne che hanno cambiato mondi prevalentemente maschili, come quello della scienza o dell’arte, di chi si è fatto promotore di cambiamenti sociali che sembravano impossibili, di chi ha aperto strade del sapere sconosciute, di chi è riuscito a superare i propri limiti” spiegano le organizzatrici della manifestazione Loriana Ursich, Daniela Derossi e Angela Del Prete.
Per tutti i gusti
Sulla scia dei “sogni possibili” Triestebookfest si rivolge agli amanti della lettura di ogni età e proporrà non soltanto le classiche presentazioni di libri, ma anche reading teatrali e poetici, un concerto jazz e due eventi speciali: uno dedicato a Gianni Rodari, di cui nel 2020 si celebrerà il centesimo anniversario dalla nascita, e uno dedicato al mondo del teatro e organizzato in collaborazione con Il Rossetti. Tutti gli incontri, tranne la passeggiata per cui è previsto un piccolo contributo, sono a ingresso libero. Il programma completo è su www.triestebookfest.it.
Programma
Ad aprire il festival, venerdì 18 alle 10.30 all’Auditorium del Museo Revoltella, sarà la straordinaria storia di Federico Faggin, fisico vicentino trapiantato a Palo Alto, in California, definito lo Steve Jobs italiano per aver sviluppato, tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70, la tecnologia fondamentale per la nascita del microchip. Partendo dalla sua autobiografia recentemente pubblicata da Mondadori (“Silicio”, 2019), Faggin ripercorrerà, in dialogo con il giornalista scientifico Nico Pitrelli, le principali tappe della sua vita professionale.
Federico Faggin
Di tutt’altro genere sarà la storia narrata da Mario Calabresi, giornalista ex direttore di Repubblica, che in “La mattina dopo” (Mondadori, 2019) parte da un sogno ricorrente per arrivare a una lezione importante: non si può cambiare ciò che è successo, bisogna fare pace con il passato perché la rabbia non serve a nulla (venerdì 18 alle 18.00 nell’Auditorium del Revoltella, con il giornalista Cristiano Degano).
Mario Calabresi
E sarà una sorta di tuffo nel passato, con uno sguardo al futuro, anche l’incontro che avrà per protagonista Simonetta Agnello Hornby e il suo ultimo libro, “Siamo Palermo” (Mondadori, 2019), una rievocazione dei luoghi dell’infanzia scritta a quattro mani con Mimmo Cuticchio. Si parlerà invece di amore che “non completa ma comincia”, con lo scrittore e fumettista Matteo Bussola e il suo “La vita fino a te” (Einaudi Stile Libero, 2018), che offrirà numerosi spunti di dialogo.
Con Corrado Premuda invece ci si immergerà nell’universo della letteratura per ragazzi, ripercorrendo, attraverso il suo “Il vaso di Pandora” (Liscianigiochi, 2019) e con un incontro-laboratorio per bambini dai 7 anni, la storia della prima donna entrata nel mito greco. Sempre a proposito di donne, con Elisabetta Rasy e il suo “Le disobbedienti” (Mondadori, 2019) si viaggerà tra le biografie di artiste che hanno combattuto con audacia e vinto la dura battaglia per affermarsi, cambiando per sempre l’immagine della donna nel mondo dell’arte; a intervistarla ci sarà Luisa Antoni di Tv Capodistria.
Si proseguirà il discorso nell’ambito del giornalismo, con la presentazione moderata dal giornalista Giovanni Tomasin della graphic novel “Nellie Bly” (Tunué, 2019) di Laura Cimino e Sergio Algozzino, dedicata alla storia vera della prima donna cronista. Ma anche la scienza ha avuto le proprie pioniere, che hanno fatto da apripista alle altre donne in un pianeta apertamente ostile, fatto di soli uomini.
Sarà questo uno dei temi che emergeranno nel reading teatrale di Gabriella Greison “La leggendaria storia di Heisenberg e dei fisici di Farm Hall”. Spazio alle invenzioni in campo musicale invece con l’incontro, seguito da concerto, che avrà come protagonista Claudio Sessa, con cui si ricorderà l’opera di un personaggio chiave nella storia del jazz, il pianista Jelly Roll Morton: Sessa è il curatore del volume “Mister Jelly Roll. Vita, fortune e disavventure di Jelly Roll Morton” (Quodlibet Chorus, 2019).
All’interno di Triestebookfest non poteva mancare un omaggio all’autore dei nostri sogni da bambini, Gianni Rodari, che sarà ricordato con un evento speciale, “Rodari rima con fantasia. Sogni (im)possibili e sassi fantastici”, curato e moderato dall’esperto di letteratura per l’infanzia Piero Guglielmino, che unirà all’insegna dell’illustrazione, della narrazione ludica e dei giochi di parole il vignettista e illustratore Fabio Magnasciutti, lo scrittore, giornalista e ludologo Beniamino Sidoti e l’editore di Edizioni EL Gaia Stock (domenica 20 alle 11.00 al Revoltella).
Un altro appuntamento speciale sarà dedicato, in collaborazione con il Rossetti di Trieste, al teatro e ai suoi protagonisti: saranno infatti ospiti di Triestebookfest, introdotti dal professor Paolo Quazzolo al Revoltella, gli attori Elena Radonicich e Peppino Mazzotta. Ci sarà inoltre un reading con il poeta e libraio Alessandro Barbaglia (“Ho sognato di sognare. Storia di un bi-sogno”), introdotto dalla giornalista Sarah Del Sal, una riflessione sul viaggio e sui confini con Paolo Rumiz e Donatella Ferrario, a partire dall’ultimo libro dell’autrice, “Sconfinare” (Edizioni San Paolo, 2018), un incontro con Wlodek Goldkorn, senior editor de “L’Espresso” e autore del recente “L’asino del Messia” (Feltrinelli, 2019).
E ancora la presentazione, all’interno del supermercato Coop di Largo Barriera, del libro “Libero libera tutti” (Bora.La, 2019), di Francesca Sarocchi, in dialogo con Chiara Gily e Diego Manna, e un doppio appuntamento alla libreria Minerva: con Paolo Iannacone e il suo “Voci di umanità in tempo di barbarie” (Cittadella editrice, 2019), e con la casa editrice Vita Activa, che si presenterà al pubblico del Triestebookfest. Completeranno il calendario il laboratorio per bambini Incontriamoci a bassa voce, Speciale Rodari a cura del Servizio musei e biblioteche del Comune, la passeggiata letteraria a cura di Luca Bellocchi, “Un caffè con Svevo & co.” (info e prenotazioni al 3395219806), e le cene e i brunch con gli autori, momenti conviviali per avvicinare attraverso il dialogo scrittori e lettori.
Triestebookfest e Lets
Il Triestebookfest è parte della cordata di LETS - Letteratura Trieste, per la candidatura della città giuliana al network delle “città creative” dell’Unesco per il settore della letteratura. Tutti sono invitati a prendere parte all’iniziativa “Cosa Leggi Dove?” postando la foto del libro che stanno leggendo, nell’ambiente in cui si trovano, sulle pagine social @letteraturatrieste e contrassegnandole con l’hashtag #LETStart. Migliaia di segnalibro rossi con il logo LETS, che possono essere inseriti nei libri per contrassegnare lo scatto, sono in distribuzione nelle librerie, nei caffè, nelle biblioteche e nei musei di Trieste.