Darwin Day 2017: conferenze ed incontri per celebrare il «padre dell'evoluzione»
Il Darwin Day 2017,evento di celebrazione in onore di Charles Darwin che si tiene in occasione dell'anniversario della sua nascita in tutto il mondo si terrà i'11 e il 12 febbraio a Trieste presso lo Studio Erre in via Fabio Severo 14/B. L'evento è organizzato da UAAR-Trieste con la partecipazione del CICAP Friuli - Venezia Giulia.
Ognuna delle conferenze sarà seguita da un breve dibattito con il pubblico. Ingresso libero e gratuito.
A seguire il programma completo dell'evento:
11/2/2017:
15.00 Presentazione generale, a cura di Daniel Saiani (UAAR Trieste), e di Giuliano Bettella.
15.15 Vera Bianchi: «Cellule staminali: cellule speciali».
Le cellule staminali sono cellule con proprietà molto speciali, che le rendono essenziali per lo sviluppo dell'embrione, e per il mantenimento dell'organismo adulto. Negli ultimi anni sono diventate famose al di fuori degli ambienti scientifici per le loro potenziali applicazioni in campo medico. Ma le discussioni sui giornali, in televisione, e in ambito politico mancano spesso di una base di conoscenza sulle reali caratteristiche di queste cellule, e sulle problematiche connesse al loro impiego.
La conferenza tratterà le proprietà essenziali delle cellule staminali embrionali, e descriverà le più recenti alternative al loro uso. Verrà anche messo in rilievo come le informazioni fuorvianti sulle cellule staminali creino un ambiente sfavorevole all'avanzamento delle conoscenze, allo stesso tempo evocando aspettative irrealistiche sulle loro potenzialità terapeutiche attuali.
La relatrice Vera Bianchi è professore ordinario di Biologia cellulare presso l'Università di Padova. Laureatasi dapprima in Scienze naturali, e poi in Scienze biologiche.
17.00 Francesco Bianchini: «Darwin non biologo: l'evoluzione oltre la biologia».
L'intervento si propone di illustrare come i concetti dell'evoluzione abbiano influenza anche in ambiti di ricerca non biologici, con un ampio spettro di applicazione, che va dall'epistemologia alle discipline più tecniche. Nel caso specifico si parlerà soprattutto dell'evoluzione tecnologica, specie nell'ambito della robotica e dell'intelligenza artificiale, e dell'impatto socioculturale di questa nuova impresa scientifica, mantenendo sempre come riferimento la figura di Darwin, e il suo fondamentale lavoro scientifico.
Francesco Bianchini è ricercatore in filosofia della scienza e docente di «Intelligenza artificiale, problem solving e web semantico» presso l'Università di Bologna. Nel corso della sua attività di ricerca epistemologica si è occupato prevalentemente di scienze cognitive.
12/2/2017 (genetliaco di Charles Darwin) -
15.00 Introduzione al «Darwin day»", e presentazione dei relatori, a cura di Daniel Saiani (UAAR Trieste), e di Giuliano Bettella.
15.30 Matteo Griggio: «Femmine innamorate dei colori. La selezione sessuale negli uccelli».
La selezione sessuale porta all'evoluzione di caratteri sessuali secondari, come piumaggi colorati e "display di corteggiamento", che possono fornire a un individuo un vantaggio nell'accoppiamento. In particolare, per quanto riguarda la colorazione del piumaggio, i maschi hanno colori più vivaci, per la necessità di conquistare le femmine. Ma come spiegare i casi in cui anche le femmine sono ugualmente ornate? Esiste solo la scelta femminile o c'è dell'altro?
L'intervento cercherà di rispondere a queste domande. Si parlerà dei meravigliosi adattamenti e degli intricati stratagemmi messi a punto dalla selezione naturale.
Il relatore sarà Matteo Griggio, docente presso l'Università degli Studi di Padova, un etologo di campo: studia il comportamento degli animali nel loro ambiente naturale. I suoi studi si focalizzano sul comportamento sociale e sulla selezione sessuale negli uccelli.
17.15 Stefano Canali: «Darwin e le droghe».
Anche l'uso di sostanze psicoattive (tipici esempi: alcol, tabacco e droghe illegali) dipende dalla storia della specie umana, dalla sua evoluzione. L'universale presenza del consumo di tali sostanze nella storia umana, e nelle diverse culture, sembra suggerire che questo comportamento possa aver garantito qualche forma di vantaggio adattivo. Ma in che modo, e a quali costi, l'uso delle droghe ha favorito l'evoluzione della specie umana? E per quale ragione oggi l'uso sembra essere diventato epidemico, e sempre più associato a danni a carico degli individui e della società? Il pensiero darwiniano fornisce una serie di formidabili strumenti concettuali per gettare luce su un fenomeno socio-sanitario così rilevante. Purtroppo, ad oggi, le teorie che spiegano l'uso di sostanze, e le politiche di intervento per prevenire e curare le dipendenze, non tengono conto a sufficienza della prospettiva evoluzionistica.
L'intervento illustrerà le radici evoluzionistiche dell'uso di sostanze e delle dipendenze, proponendo alcuni modelli di intervento basati sulle teorie darwiniane.
Stefano Canali è ricercatore dell'Area Neuroscienze e del Laboratorio Interdisciplinare della SISSA - Trieste. Insegna «Storia della scienza» e «Historical and Philosophical Foundations of Neuroscience». Oltre all'attività di ricerca, è impegnato nella comunicazione delle neuroscienze e della medicina.