"La grande festa dell'ipocrisia, triste spettacolarizzazione della fine"
La lettera che pubblichiamo è a firma dell'ex operaio Thomas Trost, sindacalista
Quello a cui ho assistito domenica sera è la conferma che questo mondo non mi appartiene. La festa dell’ipocrisia, persone sorridenti che neanche sanno cosa ha significato per molti lavoratori questo triste epilogo. Tutto potevo pensare, ma una spettacolarizzazione per sancire la definitiva chiusura di un’epoca lavorativa, che ha dato sostegno a tante famiglie triestine, e per generazioni a continuato a fornire bacino di lavoro per giovani, non necessitava di spettacolo preelettorale. Non è dato sapere chi abbia sponsorizzato lo spettacolo pirotecnico, ma di sicuro ci sono realtà che vedono imminente la chiusura causa la situazione drammatica su aumento esponenziale del costo dell’energia, e che magari avrebbero speso quel danaro per non chiudere! L’onta della chiusura è stata mal digerita, ma l’offesa verso i lavoratori che si sono spesi nei 123 anni rimarrà come una cicatrice profonda nell’animo di tutti i ferrierini. Eravamo persone, operai, poi numeri, con lo spettacolo di oggi neanche più numeri.
Trost Thomas