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Sabato, 20 Aprile 2024
L'indagine

Alternanza scuola-lavoro: settimo posto per il Friuli Venezia Giulia

Stilata la classifica che monitora l'andamento delle regioni italiane che risultano più "preparate" nell'affrontare l'alternanza scuola-lavoro: un'indagine che coinvolge gli studenti delle scuole superiori e che vede posizionarsi il Friuli Venezia Giulia al settimo posto tra i territori con una maggiore offerta di opportunità

Stilata la classifica che monitora l'andamento delle regioni italiane che risultano più "preparate" nell'affrontare l'alternanza scuola-lavoro: un'indagine che coinvolge nel dettaglio gli studenti delle ultime tre classi delle scuole superiori e che vede posizionarsi il Friuli Venezia Giulia al settimo posto tra i territori con una maggiore offerta di opportunità di lavoro per le esperienze degli studenti. Ma se si prendono in considerazione le sole imprese come soggetti ospitanti, la nostra regione scende in dodicesima posizione.

I dettagli per provincia

In Friuli Venezia Giulia, a livello provinciale, troviamo per prima la città di Pordenone al 24° posto (classifica italiana) con 472 strutture disponibili. A seguire Udine al 30° posto con 750 strutture. Si prosegue con la città di Gorizia al 54° posto con 698 strutture e infine Trieste all'88° posto con 142 strutture.
 
A livello nazionale è la provincia di Firenze la migliore per l’alternanza scuola-lavoro, a cui fanno seguito le città di Sondrio, Pisa, Trento e Modena. A livello regionale, si conferma al primo posto la Toscana, seguita da Trentino Alto Adige e Veneto. A chiudere la classifica Sicilia, Campania e l'Abruzzo, che conferma l'ultimo posto anche per offerta delle sole imprese, dove primeggiano invece Veneto, Trentino Alto Adige e Lombardia.

L'indagine

Le analisi ai singoli territori, che ne evidenziano le difformità, sono frutto principalmente del volume dell’offerta di strutture disponibili ad ospitare gli studenti rispetto al numero di residenti e di studenti. A fronte delle rilevanti richieste scolastiche costituisce una delle criticità ataviche dell’esperienza proprio l’esiguità dell’offerta, che non include solo “imprese” ma anche enti pubblici e privati, musei, associazioni, sindacati, biblioteche, enti sportivi, etc. Infine, se in linea generale sono i territori più industrializzati a garantire maggiori opportunità agli studenti degli istituti tecnici e professionali, le province a maggiore vocazione culturale e turistica garantiscono buone occasioni ai licei.

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