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"Dislessia Amica": numeri del progetto segno di sensibilità del mondo scolastico sui temi DSA

Sul totale delle scuole iscritte, il 30% si sono avvicinate per la prima volta al percorso formativo in questa seconda edizione del progetto: un dato notevole, segno che la sensibilità del mondo scolastico sui temi della DSA è alta

Si stima che in Italia ci siano circa 2.000.000 di persone dislessiche. Per questo motivo il lavoro orientato all'attenuazione di questo problema fin dalle scuole primarie è molto importante. AID, Associazione Italiana Dislessia, porta avanti da cinque anni con successo "Dislessia Amica", il primo progetto formativo online gratuito, in Italia, sui disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). 

Realizzato da AID con Fondazione TIM, come promotore e sostenitore del progetto, e di intesa con il Ministero dell'Istruzione (MI), Dislessia Amica ha l’obiettivo di rendere la scuola realmente inclusiva per tutti gli alunni e specialmente per quanti presentano Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), garantendo ai ragazzi un reale diritto allo studio e un percorso scolastico appagante e sereno.

Ad una prima edizione del progetto, negli anni scolastici 2016/2017 e 2017/2018, è seguito, fra il 2019 e il 2021, "Dislessia Amica Livello Avanzato", un secondo ciclo di formazione terminato a fine marzo di quest'anno, della durata di 50 ore suddivise in 6 moduli, l’ultimo dei quali caratterizzato da contenuti specifici in base all’ordine e grado scolastico di appartenenza del docente iscritto: infanzia, primaria, secondaria di I grado e secondaria di II grado.

A parlare del successo dell’iniziativa sono i numeri. Dal suo esordio nel 2016, alla chiusura, lo scorso 31 marzo, Dislessia Amica ha visto 7.182 istituti scolastici statali aderire ad almeno una edizione del percorso e-learning, l’84% delle scuole statali italiane (in base ai dati Miur). Oltre 235.000 i docenti che hanno completato con successo le fasi formative previste, usufruendo di circa 8 milioni di ore formative sul tema DSA.

I numeri del progetto nel biennio 2019-2021

In particolare, "Dislessia Amica Livello Avanzato", che si è appena concluso, ha raggiunto 6.592 istituti scolastici e registrato un incremento nelle iscrizioni di +10% di  scuole rispetto al biennio 2016-2018.

Sul totale delle scuole iscritte, il 30% si sono avvicinate per la prima volta al percorso formativo in questa seconda edizione del progetto: un dato notevole, segno che la sensibilità del mondo scolastico sui temi della DSA è alta.

Al corso online "Dislessia Amica Livello Avanzato hanno potuto accedere i docenti di ogni ordine e grado, dall’Infanzia alla Secondaria di Secondo Grado, appartenenti agli Istituti scolastici statali e paritari iscritti. Di questi, 4.602 istituti hanno conseguito la certificazione di scuola “dislessia amica” (70%); mentre dei 171.830 docenti iscritti dal proprio istituto al percorso formativo, il 74% ha superato il corso, l’11% ha dovuto interrompere o non ha potuto completare con successo la formazione, mentre il 16% non ha avuto accesso al corso in quanto la scuola non ha raggiunto il numero minimo di docenti iscritti previsto dal progetto.

Lo spaccato regionale mostra una distribuzione del progetto piuttosto equilibrata su tutto il territorio italiano per numero di scuole iscritte, con la Lombardia in testa (15%), seguita a poca distanza da Campania, (11%), Sicilia (10%, Lazio (9%) e Puglia (8%). Tra le province più virtuose, Roma è in vetta con 424 scuole iscritte, seguita da Napoli (404), Milano (291), Torino (209), Bari (183) e Palermo (171).

Andrea Novelli, Presidente di AID - Associazione Italiana Dislessia, dichiara: "Il progetto Dislessia Amica è unico nel suo genere in Italia e i numeri lo dimostrano. Grazie a un impegno costante siamo riusciti a conseguire un risultato importante nel percorso di sensibilizzazione e formazione dei docenti sui disturbi specifici dell’apprendimento, che in Italia coinvolgono circa 2 milioni di persone" - e continua - "Confidiamo che le metodologie di insegnamento inclusive apprese durante il percorso di e-learning continuino ad essere applicate quotidianamente, nel rispetto del piano didattico personalizzato (PDP) e di tutti gli altri diritti previsti dalla legge 170/2010, migliorando la qualità di vita dei nostri ragazzi tra i banchi di scuola".

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