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I dati

Maglia nera al Fvg per la gestione della Dad: penultimo posto nella classifica nazionale

La regione Friuli Venezia Giulia si è classificata al penultimo posto per la gestione della didattica a distanza principalmente a causa del basso importo dei fondi destinati alla digitalizzazione delle scuole, solo 1,24 milioni di euro

Nella classifica delle regioni più efficienti nel garantire la didattica a distanza, il Friuli Venezia Giulia si piazza al 19esimo posto su 20: penultima. Il risultato dell’analisi è la classifica delle regioni che sono state le più efficienti nel garantire la didattica a distanza, con Campania, Lombardia e Lazio sul podio. La regione Friuli Venezia Giulia si è classificata al penultimo posto, principalmente a causa del basso importo dei fondi destinati alla digitalizzazione delle scuole, solo 1,24 milioni di euro.

L'analisi

Concluso il periodo delle restrizioni causate dalla pandemia, la piattaforma di apprendimento Preply ha condotto un’analisi al fine di scoprire quali regioni italiane sono state particolarmente efficienti nel garantire la didattica a distanza. L’analisi ha preso in considerazione fattori importanti come gli investimenti pubblici nella digitalizzazione delle scuole, la percentuale di Pil dedicata all’istruzione e la velocità media di internet nelle diverse regioni.

La valutazione ha incluso informazioni sulle condizioni tecniche essenziali, come la velocità di internet e la disponibilità di computer per le famiglie, inoltre sono state fornite importanti informazioni sui finanziamenti per il miglioramento della struttura digitale delle scuole e la spesa pubblica per l'istruzione.

La classifica

La Campania è il la regione che offre le migliori strutture e condizioni per rendere l’apprendimento a distanza efficiente, seguita da Lombardia e Lazio. Fanalino di coda per Molise, Friuli Venezia Giulia e Basilicata. Le regioni del mezzogiorno sono quelle che hanno investito la più alta percentuale di Pil nell’istruzione.

La regione che si è dimostrata particolarmente preparata a far fronte alla necessità di una didattica a distanza è stata la Campania, dove nonostante la percentuale di abitazioni che dispongono di un computer sia relativamente sotto la media nazionale (59 per cento), la regione si è impegnata ad investire più di 8 milioni di euro nella digitalizzazione dell’istruzione nonché a dedicare all’istruzione il 6,1 per cento del Pil, tra le percentuali più alte a livello nazionale. Al secondo posto della classifica troviamo la Lombardia che ha investito la maggior somma di denaro per rafforzare la struttura digitale delle scuole, ben 8,17 milioni di euro. Ultimo gradino del podio per il Lazio, regione che si è distinta in particolar modo per l’alta percentuale di abitazioni che dispongono di un computer. Inoltre la regione Lazio dispone di una connessione ad internet più veloce rispetto alla media nazionale.

Tra le regioni che hanno destinato all’istruzione una percentuale di Pil sopra la media troviamo la Calabria (6,3 per cento), la Sicilia (6,2 per cento) e la Campania (6,1 per cento). La provincia di Trento risulta  la provincia con la maggior disponibilità di computer, infatti il 74 per cento delle famiglie trentine possiede almeno un dispositivo. Punteggi soddisfacenti anche per l’Alto Adige e Lombardia, dove le abitazioni dotate di computer sono il 73 per cento. Non tutte le regioni hanno dedicato ingenti somme di denaro alla digitalizzazione delle scuole: la Provincia autonoma di Bolzano ha investito nella digitalizzazione 0,2 milioni di euro, il Molise 0,5 milioni e la Provincia autonoma di Trento 0,6 milioni.

Classifica: E-Learning Index: Regioni italiane con i risultati dei fattori analizzati. Tutte le informazioni sullo studio e la metodologia completa con tutti i risultati e le fonti possono essere trovate su https://preply.com/it/blog/e-learning-in-italia/

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