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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Astronomia gravitazionale: l'importante contributo di UniTS nel nuovo studio internazionale

L'astronomia gravitazionale come nuovo campo di studi grazie all’osservazione di altri nuovi 35 segnali di onde gravitazionali: due ricercatori dell’Università di Trieste hanno avuto ruoli di rilievo all’interno dello studio

L'astronomia gravitazionale come nuovo campo di studi, anche in questo caso l'Università di Trieste ha un ruolo centrale: la Collaborazione internazionale LIGO/Virgo/KAGRA ha reso pubblica l’osservazione di altri nuovi 35 segnali di onde gravitazionali che ha visto la partecipazione di Edoardo Milotti e Agata Trovato del Dipartimento di Fisica di UniTS.

Le nuove scoperte - si legge sul sito dell'università -, fatte durante l’ultimo periodo osservativo che si è chiuso a fine marzo 2020, hanno portato a 90 il numero totale di segnali rivelati, sancendo un progresso significativo, visto che il primo evento di questo tipo è stato osservato meno di sei anni fa, dopo circa quarant’anni di preparazione scientifica.

Anche la grande stampa internazionale, tra cui la CNN, sta seguendo con grande interesse e attenzione la divulgazione di questi particolari segnali che raccontano gli ultimi istanti della vita di oggetti astrofisici come i buchi neri e le stelle di neutroni.

Lo studio

La grande complessità della strumentazione utilizzata e dell’analisi dei dati raccolti ha richiesto una collaborazione internazionale composta da oltre 2000 scienziati. Tra questi, appunto, i due ricercatori dell’Università di Trieste hanno avuto ruoli di rilievo all’interno dello studio. Edoardo Milotti è parte del ristretto paper writing team che ha scritto l’articolo scientifico, mentre Agata Trovato ha un’importante ruolo di responsabilità nel rilascio dei dati resi disponibili contestualmente alla pubblicazione del catalogo.

L’articolo descrive in dettaglio lo stato attuale dei rivelatori, i controlli della qualità dei dati, la ricerca di segnali. I risultati resi noti, insieme ai dati pubblici, permetteranno di studiare l'astrofisica dei buchi neri e delle stelle di neutroni, la natura della gravità e la storia dell'Universo. 

In Italia questa ricerca è finanziata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). A Trieste, il gruppo di ricerca che partecipa al lavoro di quest’importante Collaborazione scientifica comprende anche il dottorando di UniTS Andrea Virtuoso, Odysse Halim ed Enrico Fragiacomo dell’INFN, Stefano Ansoldi e Giuseppe Cabras dell'Università di Udine e Mario Spera della SISSA.

Per leggere la notizia completa e consultare lo studio vai alla fonte: Università degli Studi di Trieste.

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