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Università di Trieste: tasso di occupazione laureati sopra la media nazionale

Con un ottimo 73 per cento di laureati triennali che hanno trovato lavoro entro un anno dal titolo, l’ateneo triestino supera la media nazionale (69 per cento) e conferma il dato con i laureati magistrali: dopo 12 mesi ad essere impiegato è il 72.5 per cento contro il 68 per cento generale

Perché laurearsi all'Università di Trieste? Semplice, a parlare sono i dati. Un tasso di occupazione superiore alla media italiana, grande attrattività internazionale e da fuori regione, un’ottima percentuale di laureati “in corso” e soddisfazione complessiva degli studenti all’88 per cento. Questa è la fotografia del rapporto AlmaLaurea 2021 dell’Università dopo aver analizzato i profili di 3.022 laureati nel 2020 e che mette a fuoco in particolare le loro performance occupazionali.

Tutti i dati

Con un ottimo 73 per cento di laureati triennali che hanno trovato lavoro entro un anno dal titolo, l’ateneo triestino supera la media nazionale (69 per cento) e conferma il dato con i laureati magistrali: dopo 12 mesi ad essere impiegato è il 72.5 per cento contro il 68 per cento generale. Una percentuale che cresce ad oltre il 92 per cento (87 per cento in Italia) a cinque anni dal titolo magistrale, con una retribuzione mensile netta di 1.616 euro (erano 1.543 euro l’anno scorso per UniTS. La media nazionale è di 1.556 euro, quella regionale di 1.586).

Di questi, quasi il 62 per cento ha un contratto a tempo indeterminato (71 per cento nel settore privato, 25 per cento nel pubblico) mentre il 16 per cento svolge un lavoro autonomo. Risultati che arrivano al termine di percorsi di formazione impegnativi che l’88 per cento dei laureati affronterebbe scegliendo nuovamente UniTS.

Un livello di soddisfazione molto alto che impatta anche sull’attrattività che l’ateneo esercita sia all’estero che fuori regione: i cittadini stranieri laureati sono il 4,5 per cento (contro il 3,9 per cento della media nazionale e il 4,4 per cento regionale) con un ottimo 5,2 per cento tra coloro che si iscrivono ai corsi a ciclo unico (in Italia la media è al 2,2 per cento, regionale al 3,5 per cento). Il totale laureati da fuori regione sfiora invece il 39 per cento contro il 23 per cento nazionale e il 32 per cento regionale.

"Il dati AlmaLaurea 2021 giungono in questo momento storico come un forte messaggio di speranza nel futuro non solo per la nostra università ma anche per l’intera città - commenta il rettore Roberto Di Lenarda - l’attrattività internazionale ed extra regionale che UniTS ha ancora una volta confermato e gli ottimi trend occupazionali testimoniano il valore della nostra offerta didattica oltre che la qualità della vita universitaria che riusciamo a garantire. Sapere che i nostri laureati sono apprezzati dal mondo del lavoro è una grande soddisfazione, oltre che obiettivo primario”.

Chi sceglie UniTS

Da evidenziare anche l’exploit dei diplomati degli istituti tecnici che raggiungono il titolo triennale (23 per cento, erano il 18 per cento nell’indagine precedente) e magistrale (17 per cento contro il 12 per cento di un anno fa). Un ottimo segnale che dimostra come UniTS riesca ad attrarre e valorizzare la passione e le competenze anche di chi ha scelto alle superiori un percorso tecnico.

Altissima la capacità di attrazione dei liceali a livello regionale: i laureati che provengono da questo tipo di scuola superiore sono oltre il 74 per cento, in linea con la media nazionale, contro un trend  del Friuli Venezia Giulia di circa il 68 per cento.

In linea generale, i laureati UniTS ottengono ottimi risultati, non solo occupazionali, ma anche in termini di conclusione nei tempi previsti (70 per cento vs 58 per cento nazionale e 62 per cento regionale). La possibilità di usufruire di esperienze professionalizzanti gioca un ruolo particolarmente importante nella valutazione generale degli studenti. L’Università di Trieste eccelle con un 74 per cento di laureati magistrali, quindi a un passo dal mondo del lavoro, che hanno frequentato un tirocinio (61 per cento in Italia, 69 per cento in regione).

Per quanto riguarda lo studio all’estero, invece, il 16 per cento dei laureati ha avuto questa opportunità contro l’11 per cento nazionale e il 14,5 per cento regionale.

Fonte Università degli Studi di Trieste

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