La riforma della sanità regionale voluta dalla Serracchiani è la più restrittiva in Italia e ha operato tagli inauditi finora nella nostra regione.

Le risorse vengono ridotte in maniera sostanziale anche se, afferma telesca con grande fantasia, la qualità del servizio non dipende dalle risorse impiegate. Il taglio è senza precedenti e saranno ridotti non solo i servizi, basti vedere gli ultimi tagli ai posti letto , ma anche le opportunità di crescita professionale dei medici, dato il taglio dei primariati, delle strutture complesse e semplici.

È evidente un indebolimento del sistema sanitario pubblico. Si riafferma inoltre la deriva friulanocentrica della sanità regionale: infatti a Udine permangono doppioni in particolare universitari e ospedalieri.

Spiace prendere atto che, se una tale riforma fosse nata in seno al centrodestra, verosimilmente avremmo avuto gente in piazza e sindacati sul piede di guerra. Ora tutto tace, sull' altare del totalitarismo renziano.

DOTT. GIULIANO PESEL

Fratelli d'Italia Trieste