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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Cambiamenti climatici: 8,8 milioni a OGS per ricerche su CO2

Importante finanziamento dal Ministero per il progetto IPANEMA a Panarea, località parte di un grande strato-vulcano sottomarino quiescente, che emette diversi tipi di anidride carbonica e sarà monitorata dall'innovativa infrastruttura ECCSEL ERIC

Affrontare la lotta ai cambiamenti climatici grazie agli studi sull’anidride carbonica e sulle tecniche di stoccaggio geologico della CO2 (CCS, Carbon Dioxide Capture and Storage), una delle possibili strategie per ridurne l’impatto, è ciò che sarà possibile fare all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS grazie a un’importante finanziamento del MIUR da 8,8 milioni di euro per potenziare ECCSEL ERIC, infrastruttura di ricerca pan-europea su tali temi, la cui sede di Sgonico rappresenta il Nodo Nazionale Italiano. Attese importanti ricadute nel panorama scientifico europeo e non solo, il rafforzamento dei contatti con il mondo industriale e un contributo all’internazionalizzazione della ricerca.

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Cos'è IPANEMA?

Questo finanziamento, a valere sul PON – Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione 2014-2020, sarà dedicato al progetto IPANEMA che prevede l’implementazione del laboratorio ECCSEL NatLab-Italy per consentire ricerche multidisciplinari di eccellenza a Panarea, località parte di un grande strato-vulcano sottomarino quiescente, caratterizzato da faglie tettoniche attive che formano un esteso campo fumarolico emittente diverse tipologie di CO2, e che è pertanto già stata scelta da OGS per indagare gli effetti dell'incremento dell'anidride carbonica sulle funzioni biogeochimiche ed ecologiche dell'ecosistema marino. Il finanziamento permetterà inoltre di implementare la dotazione del laboratorio CTMO – Centro di Taratura e Metrologia Oceanografica dell’Ente, localizzato presso la sede OGS di Sgonico, anch’esso parte di ECCSEL ERIC. 

Le prospettive

“Quella di Panarea è un’infrastruttura permanente a disposizione della comunità scientifica internazionale, fondamentale per studiare gli effetti dei cambiamenti climatici e dell’acidificazione delle acque. Grazie agli studi nell’area di Panarea, sarà possibile quindi avanzare ipotesi più precise su cosa accadrebbe se il pH delle acque scendesse oltre una certa soglia e il livello di COnel mare salisse in seguito all’aumento del livello di CO2 nell’atmosfera” ha affermato Maria Cristina Pedicchio, Presidente dell’OGS. “Inoltre, approfondire ulteriormente le indagini sui fondali di Panarea, dove vi sono numerose fuoriuscite naturali di CO2, consentirà di valutare cosa accadrebbe nel caso di un’eventuale, benché molto improbabile, perdita di CO2 dai siti di cattura e stoccaggio geologico, tecnica cui si fa spesso cenno come possibile metodo per contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 richiesta per il 2050”.

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Panarea e la CO2

“La presenza di emissioni naturali di COe altri geogas dai fondali rendono Panarea un laboratorio straordinario per studiare gli effetti dei cambiamenti climatici, per la messa a punto di tecniche di monitoraggio e per studi di impatto sull’ecosistema. Grazie alla sua unicità quest’area è stata da tempo analizzata da numerosi progetti nazionali e internazionali e per questo motivo, proprio a Panarea nel 2015, OGS ha inaugurato il laboratorio ECCSEL-NatLab Italy, che ora è una delle eccellenze di ECCSEL ERIC” spiega Cinzia De Vittor, ricercatrice OGS e responsabile del laboratorio ECCSEL NatLab-Italy di Panarea. 

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