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Istrianissima, la gara di bici storiche tra gli ulivi e il tartufo

IL 27 aprile 2019 si terrà nell'Istria centro-settentrionale la sesta edizione dell'evento ciclostorico che riprende il tema delle gare in divisa e con mezzi rigorosamente d'epoca. Le iscrizioni sono aperte. Si parte da Grisignana e si transita per Portole, Piemonte, Momiamo e Castelvenere

Il 27 aprile Grisignana e dintorni verranno attraversati da un'onda di ciclisti in divisa storica. Nell'occasione si terrà infatti la VI edizione dell'evento ciclostorico "Istrianissima" che porterà decine di appassionati a ricalcare le gesta dei campioni del passato, in un mix di sport, enogastronomia e suggestioni del passato. La kermesse è organizzata dalla Società Ciclistica Gino Bartali in collaborazione con il Brdsko Biciklisticki Klub di Grisignana. Franco Bortolussi è il presidente della Bartali e abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui. 

2014, nasce l'Istrianissima

"L'idea è nata un po' sulla scia delle ciclostoriche che vengono organizzate da molti anni, una su tutte l'Eroica che da 25 anni porta migliaia di persone a pedalare in Toscana. La passione per la bicicletta è di famiglia, visto che ho fatto la prima gara nel lontano 1968. Ricordo ancora le persone che mi guardavano in maniera strana, visto che al tempo non era di moda come lo è oggi". Assieme a Bortolussi l'impegno viene garantito anche da Matteo De Palo e Riccardo Circotter, che danno una grossa mano nell'organizzazione dell'evento. 

Maglie e bici d'epoca

Bortolussi racconta che "in Istria la passione verso le ciclostoriche e per la storia della bici non era ancora stata coltivata. Grazie a molti amici istriani ho pensato di trasferire il piacere di pedalare indossando maglie d'epoca e in sella a biciclette che ricalcassero un po' i fasti di un tempo. Da quando abbiamo iniziato ad organizzare l'Istrianissima infatti presto anche le mie bici". 

Il museo di Borgo San Sergio

La ciclostorica, la gerarchia organizzativa e la passione diventano così il marchio di un luogo molto speciale che accompagna da lontano i ciclisti innamorati del passato. "A Borgo San Sergio abbiamo anche un piccolo museo di bici d'epoca - racconta Bortolussi - e diciamo che la molla per organizzare l'Istrianissima è scattata anche grazie alla collezione su due ruote: mi ritengo una sorta di accumulatore seriale di bici d'epoca infatti" afferma Franco. 

Il circuito dell'Imperatore

Le passate edizioni si sono svolte sempre nel mese di settembre mentre quest'anno gli organizzatori hanno optato per il mese primaverile. "Il 27 aprile fa parte poi del "Percorso dell'Imperatore". Quattro ciclostoriche che si tengono da aprile a settembre, nei territori della nostra regione". Si parte proprio con l'Istrianissima a fine aprile, si continua con la K2 (Udine-Cividale) a giugno, si attraversa l'estate sulle Alpi austriache con la ciclostorica di Treffen (Villacco) per chiudere poi con la Brda Classic organizzata assieme al Club ciclostorico di Grado con il quale la Bartali è gemellata. 

Abbigliamento e atteggiamento

I requisiti per poter partecipare sono molto ferrei. La bici deve essere necessariamente d'epoca e la sua costruzione deve oscillare tra il 1800 e il 1989. I vestiti indossati dai partecipanti devono essere d'epoca ("anche l'occhio vuole la sua parte" c'è scritto sul sito) e le ebikes non sono assolutamente ammesse. 

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Tanti ciclisti stranieri

"Pian pianino l'interesse verso le ciclostoriche sta crescendo" afferma Bortolussi. "Sei anni fa eravamo partiti in sei persone mentre per l'edizione di quest'anno auspichiamo di superare i 100 partecipanti". Franco strizza l'occhiolino all'atmosfera serena, basata sull'amicizia e distante dallo scopo di lucro. "Lo facciamo in compagnia, anche se forniamo sempre la massima assistenza". La provenienza dei ciclisti è spaccata a metà tra il nazionale e l'estero. L'Istrianissima diventa così anche un bel modo per scoprire le parti nascoste della penisola vicina a Trieste, in un continuo saliscendi profumato di tartufo, all'ombra degli ulivi. 

Il percorso 

Ritrovo, partenza e arrivo fissati a Grisignana. Da qui si va verso Sterna e poi Portole, dove si effettua una prima sosta prima di scendere verso la valle del Quieto e giungere a Levade. Da qui si prende il lungo sterrato in direzione Ponte Porton e, prima di questa località si svolta verso Piemonte. Dalla località semidisabitata si pedala verso Marusici, Oskurus, Momiamo e Castelvenere, per poi rientrare nella città dell'ex Tempore passando vicino a Buie. I pedali non conoscono confini e rivendicazioni. L'Istrianissima diventa così un viatico importante per trascorrere una giornata assieme, nello spirito conviviale e di condivisione che queste terre hanno sempre manifestato. La bicicletta può essere uno strumento che unisce territori e lingue diverse, azione non banale, al giorno d'oggi.

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Ulteriori informazioni si possono trovare a questo sito. 

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