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Boe, reti per i mitili e un "mare" di plastica: Legambiente ripulisce la spiaggia di Canovella

L'operazione è stata condotta assieme ai volontari di Trieste Altruista. A fine aprile sulla stessa spiaggia sono stati censiti ben 1.046 rifiuti. Il problema dell'allevamento di mitili

In seguito al monitoraggio “Beach Litter” svolto da Legambiente a fine aprile su 47 spiagge italiane, è stata trovata una media di 783 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. A Canovella sono stati censiti ben 1.046 rifiuti, in gran parte di plastica: soprattutto pezzi di reti per la coltivazione dei mitili, frammenti di plastica e polistirolo, bottiglie, bicchieri e contenitori di plastica, tappi e coperchi, bastoncini del cotton fioc. Durante la giornata di oggi 15 maggio i volontari di Legambiente Trieste, con l'aiuto di Trieste Altruista, hanno raccolto numerosi sacchi di rifiuti spiaggiati o abbandonati lungo la spiaggia di Canovella degli Zoppoli, in comune di Duino Aurisina. 

L'indagine di Legambiente

C'era di tutto, boe e reti per l'allevamento dei mitili, cannucce, bottiglie, mascherine, polistirolo, ma soprattutto molta plastica, in pezzetti piccoli e grandi. Rispetto agli anni passati, comunque, i rifiuti non erano molto numerosi e i volontari li hanno recuperati tutti in poco più di due ore. L'indagine di Legambiente è una delle più importanti azioni a livello internazionale di citizen science, cioè il risultato di un monitoraggio eseguito direttamente dai circoli di Legambiente, da volontari e cittadini, che ogni anno setacciano le spiagge italiane contando i rifiuti presenti, secondo un protocollo scientifico comune e riconosciuto anche dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, cui ogni anno sono trasmessi i dati dell'indagine per completare il quadro a livello europeo.

La plastica dappertutto

I rifiuti censiti da Legambiente sono di ogni forma e tipo, per lo più usa e getta, legati principalmente agli imballaggi, al consumo di cibo e ai rifiuti da fumo: dalle bottiglie ai contenitori e tappi di plastica, dai mozziconi di sigaretta ai calcinacci e ai frammenti di vetro, per arrivare a dischetti, guanti e mascherine. La plastica resta il materiale più trovato dei rifiuti spiaggiati. Su circa un terzo delle spiagge campionate, la percentuale di plastica eguaglia o supera il 90% del totale dei rifiuti monitorati, mentre nel 72% dei lidi monitorati sono stati rinvenuti guanti usa e getta, mascherine o altri oggetti riconducibili all'emergenza sanitaria Covid-19. In particolare le mascherine sono state rinvenute sul 68% delle spiagge monitorate, i guanti usa e getta sul 26%.

"Recepire la direttiva europea"

L’inquinamento da plastica in mare e sulle spiagge resta, insieme all’emergenza climatica, l'altra grande questione ambientale e mondiale da affrontare con interventi e politiche mirate e quasi la metà dei rifiuti spiaggiati monitorati sono proprio i prodotti al centro della direttiva europea sulla plastica monouso, ossia prodotti usa e getta, dalle bottiglie di plastica alle stoviglie, dai mozziconi di sigaretta ai cotton fioc, solo per citarne alcuni. Per questo Legambiente chiede a gran voce che l’Italia emani entro il 3 luglio 2021 il decreto legislativo di recepimento della direttiva europea pensata per bandire e ridurre la produzione e commercializzazione di alcuni prodotti di plastica monouso su tutto il territorio nazionale.

La campagna Spiagge e fondali puliti

Il 42,3% del totale dei rifiuti monitorati da Legambiente è costituito da quei prodotti usa e getta al centro della diretta europea, detta anche SUP (Single Use Plastics), che prevede a riguardo misure specifiche.  Per le bottiglie e i contenitori di plastica, inclusi i tappi (e anelli)– ne sono stati trovati oltre 5000 sulle spiagge monitorate da Legambiente - è stato proposto l’obiettivo di raccolta del 90% al 2025 e si dovrà riciclare almeno il 90% delle bottiglie per bevande entro il 2029, con un target intermedio del 77% al 2025. Per prevenire, sensibilizzare e informare le amministrazioni e cittadini, incoraggiando una corretta gestione dei rifiuti e una partecipazione attiva, Legambiente organizza la campagna Spiagge e fondali puliti,  che coinvolge migliaia di volontari che ogni anno raccolgono dati scientifici sul beach litter e si attivano per ripulire le spiagge.

Sabato 15 maggio i volontari di Legambiente Trieste, con l'aiuto di Trieste Altruista, hanno raccolto numerosi sacchi di rifiuti spiaggiati o abbandonati lungo la spiaggia di Canovella de'Zoppoli, in comune di Duino Aurisina. C'era di tutto, boe e reti per l'allevamento dei mitili, cannucce, bottiglie, mascherine, polistirolo, ma soprattutto molta plastica, in pezzetti piccoli e grandi. Rispetto agli anni passati, comunque, i rifiuti non erano molto numerosi e i volontari li hanno recuperati tutti in poco più di due ore. 

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