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Un mare di meduse di fronte a piazza Unità, le rive invase da migliaia di esemplari

La specie è la Rizostoma e negli ultimi giorni ha "colorato" il braccio di mare che va da molo Audace alla Stazione marittima. Il naturalista Nicola Bressi: "I venti e le correnti le hanno accumulate in quel punto e sono vicine alla superficie perché in primavera è dove l'acqua si scalda di più, c'è più luce e quindi più plancton"

Migliaia di meduse da giorni hanno letteralmente invaso il golfo di Trieste e nella mattinata di oggi hanno creato un vero e proprio assembramento tra il molo Audace e la Stazione marittima. La specie si chiama Rizostoma ed è ospite frequente del mare Adriatico e nella fattispecie dello spazio marino di fronte al capoluogo giuliano. Al di là delle battute sulle meduse negazioniste in assembramento, l'episodio è particolarmente interessante da analizzare, anche al netto del fatto che il nuoto della specie è minimo. 

"E' quasi sicuramente dovuto a venti e correnti che le hanno accumulate in quel punto" spiega il naturalista e divulgatore triestino Nicola Bressi. "Probabilmente sono vicine alla superficie perché in primavera è dove l'acqua si scalda di più, c'è più luce e quindi più plancton". Sull'elevato numero di meduse apparse davanti a piazza Unità (tra cui si nota anche qualche Aurelia), le opinioni degli specialisti tirano in ballo i rapporti tra le specie marine presenti nel golfo di Trieste. "Peschiamo troppi pesci e lasciamo campo libero alle meduse" così Bressi, che tuttavia ci tiene a precisare come non vi siano prove di tutto ciò. "Bisognerebbe scovare fenomeni simili descritti nella nostra città prima del 1950". 

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