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A Capodistria spunta la Pavoncella cenerina: l'avvistamento è eccezionale, quinto di sempre nel Paleartico occidentale

Ad averlo osservato per primo è stato Miroslav Repar, birdwatcher sloveno. L'esemplare, stabile sia come nidificante che migratore in Asia, con ogni probabilità ha sbagliato rotta. Le parole di un delegato Lipu di Trieste, Igor Maiorano: "Evento unico". Migrazione di appassionati verso val Stagnon

Ha sbagliato rotta di qualche migliaio di chilometri l'esemplare di Pavoncella cenerina avvistata nei giorni scorsi sul litorale di Capodistria da Miroslav Repar, birdwatcher sloveno. Tra gli addetti ai lavori lo stupore per la sua presenza è apparso fin da subito notevole, visto che si tratta della quinta osservazione di sempre nel Paleartico occidentale, una zona che comprende l'Europa, l'Africa settentrionale e la zona nord e centrale della penisola arabica, fino ai monti Urali. "Un evento eccezionale" queste le parole di Igor Maiorano, delegato per la Lega Italiana Protezione Uccelli di Trieste che ha pubblicato sul proprio profilo Facebook la foto dell'esemplare scattata da lui venerdì 6 agosto. 

"Evento unico"

La prima osservazione è stata fatta nella mattinata di giovedì 5 agosto. Repar si è trovato di fronte la Pavoncella cenerina e dopo averla fatta girare tra gli appassionati la sua fotografia è diventata virale. Il richiamo di una specie assente nelle nostre zone ha innescato una migrazione di appassionati dall'Italia e dall'Austria, come da altri paesi confinanti. "Oggi è ancora lì - continua Maiorano - quindi è probabile che nei prossimi giorni continueranno ad arrivare addetti ai lavori da ogni dove". Poco più piccola di un piccione e stabile sia come nidificante che come migratore in Asia (Cina, Vietnam, Thailandia, Birmania, Giappone e le due Coree il territorio in cui la specie si muove), l'avvistamento della Pavoncella cenerina rappresenta un evento più unico che raro.

Nel 2018 in Turchia, oggi in Istria

La prima segnalazione relativa all'area del Paleartico occidentale risale al 2018 (Turchia) mentre l'anno successivo un esemplare è stato avvistato nei Paesi Bassi, con un altro (che potrebbe essere lo stesso, o forse no) osservato in Scandinavia a qualche giorno di distanza.I motivi della sua presenza nella riserva naturale di val Stagnon rimangono un mistero, anche se gli addetti ai lavori provano ad avanzare alcune ipotesi. "Solitamente l'esemplare che sbaglia rotta e si perde risulta essere giovane - così il delegato Lipu - ma può succedere anche con un adulto "vittima" di maltempo che lo manda fuori rotta. La Pavoncella di val Stagnon è un esemplare adulto". Tra le ragioni della sua presenza distante migliaia di chilometri dal suo areale di nidificazione (e di migrazione) ci potrebbero essere i cambiamenti climatici o una "normalissima mutazione genetica che lo spinge ad andare da un'altra parte. A volte succede che nuove specie migrino in una zona nuova e diano vita, negli anni, ad una popolazione. Il fattore genetico nelle migrazioni è importante". 

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