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Raccolta differenziata: Trieste supera la soglia del 40% di rifiuti differenziati raccolti

A trainare la performance i conferimenti di ingombranti e il rifiuto organico. Un altro importante fattore che ha permesso di superare la soglia del 40% di raccolta differenziata è risultato essere il rifiuto umido organico domestico che nel mese di maggio ha superato per la prima volta le 500 tonnellate

Migliora sempre di più la raccolta differenziata dei triestini che ha mostrato nel corso del primo semestre del 2017 un trend in costante ascesa, da aprile si è infatti assestata stabilmente sopra il 40%, sottolineando l’impegno congiunto di cittadini, multiutility e Comune.

Nel corso del 2016 il dato si era spesso avvicinato a questo traguardo, il 2017 invece, dopo un inizio più a rilento con solo il 37% di differenziata nel corso di gennaio, ha visto un’impennata nel mese di febbraio in cui si è superata la soglia del 40%, dato che si è poi assestato nei mesi successivi con il ripetersi del risultato. Si tratta di dati importanti dovuti anche alle tante iniziative messe in atto da AcegasApsAmga per venire incontro alle necessità del cittadino e collaborare al raggiungimento di un comune obiettivo: una città più pulita. In particolare nel corso del 2017 due sono state le iniziative che più appaiono rilevanti per l’incremento della raccolta differenziata: la nuova campagna anti- abbandono ingombranti e l’umido che fa la differenza.

Campagna anti-abbandono: in crescita i conferimenti di ingombranti

Un divano logoro e vecchio spicca sul marciapiede di una via notturna e la frase “non abbandonarli in mezzo a una strada”: questa l’immagine che da fine 2016 circola a Trieste mediante diversi canali di comunicazione. E’ interessante notare come già dall’inizio del 2017, a solo un mese di distanza dall’inizio della campagna, si sia assistito ad un incremento dei conferimenti di rifiuti ingombranti nei centri di raccolta: da gennaio a febbraio l’aumento è infatti stato del 14% e addirittura di circa il 50% da gennaio a marzo. Nei mesi successivi il dato si è assestato rimanendo fisso sopra le 200 tonnellate di ingombranti conferiti. Si tratta di un risultato importante raggiunto anche grazie alla nuova campagna. In particolare circa 30 automezzi dei servizi ambientali sono stati allestiti con la gigantografia della campagna: da gennaio, girando per città, è possibile notare l’immagine che sfila per le vie triestine. La frase ammonisce i residenti dal non abbandonare i rifiuti ingombranti sulla pubblica via, ma li invita invece al comportamento corretto: telefonare al numero verde ambiente 800.955.988 per richiederne il ritiro gratuito a domicilio o conferirli nei centri di raccolta.

Il contributo della compagna di comunicazione sull’organico: superate le 500 t/mese di rifiuto raccolto

Un altro importante fattore che ha permesso di superare la soglia del 40% di raccolta differenziata è risultato essere il rifiuto umido organico domestico che nel mese di maggio ha superato per la prima volta le 500 tonnellate.

Si tratta di una quantità mai raggiunta a Trieste dall’introduzione della raccolta differenziata per questo tipo di rifiuto per il quale AcegasApsAmga e Comune hanno realizzato molteplici iniziative per incentivare i triestini a conferirlo correttamente. In particolare, a cavallo dei mesi di aprile e maggio, AcegasApsAmga e Comune hanno realizzato una campagna di sensibilizzazione dedicata proprio al rifiuto umido domestico dal titolo “L’Umido che fa la differenza” durante la quale sono stati distribuiti più di 6 mila cestini per la raccolta domestica, un dato che evidenzia l’impegno dei triestini al conferimento corretto del rifiuto umido-organico. Sempre nell’ambito del rifiuto umido, anche gli sfalci e le ramaglie hanno visto un incremento di circa il 100% dei conferimenti rispetto allo stesso periodo del 2016, anche grazie al posizionamento in città di quasi 100 nuovi cassonetti per la raccolta stradale di sfalci e ramaglie derivanti dalle potature dei giardini domestici.

Il buon andamento della raccolta differenziata della frazione organica risulta di particolare rilievo anche in vista del fatto che AcegasApsAmga ha avviato a recupero il 96,2% di quanto raccolto per produrre compost ed energia elettrica rinnovabile, come rendicontato dal report Sulle Tracce dei Rifiuti.

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