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Rifiuti in mare, a bordo arriva il responsabile ecologico

Anywave ha presentato il progetto nazionale R.Eco di impegno ecologico per la salvaguardia del mare. Gialuz: "Barcolana aderisce e sposa il progetto". Scoccimarro: "Modello da esportare fuori dai confini regionali e nazionali"

La Terrazza del Ristorante Bris a Portopiccolo ha tenuto a battesimo ieri la presentazione di Anywave e dei numerosi progetti del Sistiana Sailing Team. Nella cornice di Sistiana, nel corso della conferenza stampa si è parlato di regate, ecologia, impegno e futuro, davanti ad un pubblico attento e partecipe, alla presenza del Sindaco di Duino Aurisina, Daniela Pallotta, di Antonio Regazzo, presidente del Diporto nautico di Sistiana, e dell’Assessore alla difesa dell’ambiente della Regione, Fabio Scoccimarro, che ha dichiarato: "I temi ambientali caratterizzano sempre di più le agende dei Paesi occidentali e iniziative come quella presentata oggi, vanno in questa direzione, aumentando così l'attenzione verso un bene comune qual è il mare. Il progetto R.eco è sicuramente un modello da esportare fuori dai confini regionali e nazionali". Alla conferenza è intervenuta anche Paola Del Negro, direttore generale dell’OGS Istituto Nazionale di Oceanografia, da sempre attiva nel combattere l’inquinamento del mare con le plastiche.

Anywave

Anywave è un Frers 63 restaurato e ottimizzato, è un Team di campioni e un progetto per i giovani, è uno sguardo attento al futuro, con la voglia di contribuire con una goccia di ottimistico impegno per fare una piccola differenza nell’oceano. Il Team è capitanato da Alberto Leghissa (4 titoli Mondiali, 3 titoli Europei, 4 titoli italiani, 1 titolo Mediterraneo) coadiuvato da velisti professionisti tra i quali Alessandro Alberti, Andrea Marengo, Andrea Bussani, Matteo Valenti, Ciro Di Piazza e Gian Battista Ballico. Alberto Leghissa ha ricordato che erano nel golfo di Napoli e il Team si rese conto di aver agganciato su bulbo e timone una rete galleggiante molto lunga, costellata da vari rifiuti di plastica: “Mentre attraversavamo un luogo in cui si sentiva preponderante la bellezza e la potenza della natura, quello che ci frenava era opera dell’uomo. In quel momento abbiamo capito che regatare non ci bastava più e abbiamo trovato la motivazione per attivare un ambizioso progetto ecologico mirato alla salvaguardia del mare”. Nasce così il progetto R.Eco, che vuole sensibilizzare al problema dei rifiuti in mare e ha l’obiettivo di spingere equipaggi, circoli nautici ed istituzioni ad attivare comportamenti pratici di salvaguardia dell’ambiente marino.

“Se ogni regatante, ogni diportista, ogni circolo facesse qualcosa di concreto per preservare il mare, sono sicuro che si potrebbero ottenere dei risultati importanti sia a livello di riduzione dei rifiuti in acqua che a livello di educazione civica ed ecologica per le generazioni future. Siamo tutti d’accordo sul fatto che la plastica monouso vada abolita e che si debba passare all’utilizzo di materiali riciclabili, ma di tutta quella che ormai c’è, dobbiamo capire cosa farne e possibilmente arrivare a dargli nuova vita.” conclude Leghissa.

Il Responsabile Ecologico

L’ambizione è quella di spingere tutti i circoli nautici italiani e le istituzioni a rendere il R.Eco (Responsabile Ecologico) una figura obbligatoria, presente per statuto nei circoli, a bordo di ogni imbarcazione e da nominare per ogni regata. R.Eco di Anywave è Gino Becevello, uno dei soci fondatori del Sistiana Sailing Team, a bordo fin dalle prime manovre ed anima del progetto. Ad accogliere da subito la proposta di Anywave è stata Barcolana, che nell’iscrizione all’edizione 2020 chiederà agli armatori di inserire, nella crew list, la figura del R.Eco indicandone nome e cognome, accanto a quello dello skipper e del timoniere. “Il progetto di Anywave - ha commentato Mitja Gialuz, presidente della Barcolana presented by Generali - ci è piaciuto davvero molto, e abbiamo deciso di adottarlo e diventare i primi divulgatori di questa idea. E’ un progetto di responsabilizzazione a vantaggio dell’ambiente che garantisce continuità alle attività di sensibilizzazione che abbiamo sostenuto negli ultimi anni. L’’elemento che più ci piace, che voglio qui sottolineare, è che questa iniziativa richiede la collaborazione di tutti, ricade nel pieno spirito di Barcolana e nel titolo che abbiamo dato quest’anno all’evento, “Together”, e deriva direttamente da un equipaggio, dalla community dei velisti. Martedì 21 luglio apriremo le iscrizioni alla Barcolana 2020 e nel processo di iscrizione chiederemo, con la crew list, di identificare la persona che avrà la responsabilità dell’ecosostenibilità di ogni imbarcazione partecipante”.

Sport e cultura ambientale

Anche Mauro Pelaschier, grande saggio della vela italiana, ha dato fin da subito il suo sostegno all’iniziativa di R.Eco. Seguendo l’ispirazione data da Mauro, ambasciatore di One Ocean Foundation, Sistiana Sailing Team ha voluto dare vita ad un equipaggio formato da ragazzi e ragazze, che possano portare tra le nuove generazioni la passione agonistica per questo sport insieme alla diffusione di una cultura ambientale che porti a comportamenti ecologicamente corretti. E’ così che è nato Anywave Junior, Tod 33 che corre per il Sisitiana Sailing Team nelle regate a compenso. Le prime barche italiane ad aderire al progetto R.Eco sono state quelle di Paolo Bonsignore e di Fulvio Gianesini (anche sponsor) - cui è stato consegnato simbolicamente un retino -, che hanno deciso di spendersi in prima persona per promuovere il progetto, seguendo con attenzione a bordo il decalogo e promuovendone i principi nelle regate nazionali ed internazionali in classe ORC a cui partecipa. La stagione sportiva di Anywave è sostenuta dal Main Sponsor Safilens, dagli Sponsor Gesteco, Ferrobeton, Scania Leiballi&Cozzuol, Falconeri, Plaxtech, Gianesini Erminio e dai Technical Partner Cantieri Navali San Rocco, Marlin Yacht Paints, Vennvind, Baita Salez. Anywave sostiene le charity DinAmici “Insieme per il volontariato” e InterSos, la più grande organizzazione umanitaria italiana in prima linea per portare aiuto nelle emergenze alle persone vittime di guerre, violenze e disastri naturali.

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