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Giovedì, 25 Aprile 2024
La classifica

Report Legambiente, Trieste quarta per verde pubblico, male sulla differenziata

E' stata pubblicata la classifica de Il Sole 24 Ore. Vediamo punto per punto dove la nostra città si posiziona bene e dove invece c'è ancora tanto da lavorare

TRIESTE – Quarta in Italia per verde pubblico, quindicesima per ecosistema urbano ma male nella raccolta differenziata e nella presenza di fotovoltaico in edifici pubblici. Nella speciale classifica de Il Sole 24 Ore, pubblicata in base al ventinovesimo rapporto di Legambiente e Ambiente Italia, la città di Trieste porta a casa un risultato particolarmente significativo nel verde, meno per quanto riguarda il campo dei rifiuti. Nonostante il dato negativo sulle rinnovabili (77esima per presenza di pannelli solari), tutte le altre sezioni analizzate dal quotidiano di Confindustria fanno registrare numeri positivi. Lo studio si concentra su 105 capoluoghi e racchiude 15 macroaree (dall’aria all’acqua, dai rifiuti alla mobilità).

Ambiente

Ma andiamo con ordine. Nella sezione Ambiente, per quanto riguarda la presenza di alberi in aree di proprietà pubblica (ogni 100 abitanti) Trieste è quarta (dove Pordenone è settima, Udine e Gorizia sono rispettivamente alla diciotteesima e trentesima posizione), mentre sulle isole pedonali il capoluogo regionale si posiziona al ventiquattresimo posto. Sul solare, vale a dire la potenza installata in kilowatt su edifici pubblici ogni mille abitanti, Trieste va male, con un 77esimo posto; meglio, in questo campo fa Pordenone, che si piazza settima. Sull’uso efficiente del suolo la nostra città è ottava (in tandem con Trento), mentre porta a casa un quattordicesimo posto per quanto riguarda il verde urbano, vale a dire i metri quadrati ogni abitante. Qui fanno bene Gorizia e Pordenone, settima e ottava. Tuttavia, questi ultimi dati fanno riferimento ai numeri Istat del 2018 e del 2020. 

Aria buona o aria cattiva?

L’aria fa registrare dei numeri che oscillano. Se da un lato la chiusura dell’area a caldo della Ferriera di Servola ha sicuramente dato una mano (sia ai dati che alla percezione dei triestini), dall’altro Legambiente non fa sconti a nessuno. Sulla concentrazione del biossido di azoto Trieste è sessantottesima, subito prima di Pordenone. Qui Udine e Gorizia sono in ventisettesima e trentaduesima posizione; sull’ozono siamo quarantesimi in Italia, mentre sulle pm 10 Trieste è quindicesima (dove invece Gorizia precede di tre posizioni il capoluogo giuliano, Udine ventesima e Pordenone al quarantesimo posto).

Acqua e mobilità

Nei consumi giornalieri pro capite di acqua potabile per uso domestico (vale a dire i litri consumati per ogni abitante), Trieste è cinquantaseiesima. Se andiamo a guardare invece la dispersione della rete idrica, Trieste risulta essere sessantacinquesima(con Pordenone invece che è seconda e Udine ventitreesima). Sull’efficienza della depurazione Trieste ha valori molto positivi, mentre male Pordenone che si piazza al novantaseiesimo posto. In tema di trasporti Trieste si piazza seconda dietro Milano e sui passeggeri del trasporto pubblico, il capoluogo regionale è settimo. Il dato sulle piste ciclabili triestini (si sapeva) invece è negativo in ragione di un settantanovesimo posto. Malissimo invece la raccolta differenziata, con un novantesimo posto.

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