Rendita Integrativa per la Pensione Anticipata, cos'è e come funziona
Tutti coloro che hanno perso il lavoro e che desiderano fruire del prepensionamento legato alla previdenza integrativa possono richiedere la RITA (Rendita Integrativa per la Pensione Anticipata). Ecco come funziona
La RITA (Rendita Integrativa per la Pensione Anticipata) è utile a tutti coloro che hanno perso il lavoro e che desiderano fruire del prepensionamento legato alla previdenza integrativa. Utile per chi vive in condizioni di disagio, tramite la RITA i lavoratori possono arrivare a pagare solo il 9% di tassazione sostitutiva, anziché il normale 23%. Ecco come funziona.
Requisiti
Ecco i requisiti di accesso alla RITA:
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anzianità contributiva di almeno 5 anni all’interno della previdenza complementare;
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aver cessato la propria attività lavorativa;
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avere almeno 20 anni di versamenti nel proprio regime obbligatorio di appartenenza, maturando l’accesso alla pensione entro i 5 anni successivi.
In alternativa, è possibile richiederla anche con un anticipo di 10 anni rispetto alla maturazione dei requisiti anagrafici e un periodo di inoccupazione superiore ai 24 mesi.
Come richiederla
Per poter chiedere la Rita il lavoratore deve compilare una modulistica dedicata prevista dal proprio fondo pensione e messa a disposizione sul suo sito web. All’interno del modulo viene indicata anche la documentazione richiesta al fine di certificare i requisiti di accesso. Il fondo procederà, poi, ad una verifica dettagliata di quanto dichiarato dal lavoratore. Generalmente la liquidazione avviene in tempi brevi, invece, per quanto riguarda la tassazione, è prevista l’applicazione di un’aliquota di vantaggio del 15% che viene ulteriormente ridotta dello 0,30% per ogni anno di partecipazione successivo al quindicesimo anno di iscrizione. La riduzione massima è fissata al 6%.