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Laboratorio Analisi Unico dell'area giuliana- isontina

Un nuovo modello organizzativo per migliorare la qualità delle cure e l'efficienza dei Servizi

E' stato presentato al Congresso sulle "Strategie organizzative del Laboratorio al servizio del paziente" organizzato  dal dottor Maurizio Ruscio, Direttore del Dipartimento di Medicina dei Servizi di ASUITs, nel più ampio contesto delle innovazioni che caratterizzano la Medicina di Laboratorio, il processo di integrazione “a rete” assunto dalle cinque strutture che operano nel territorio triestino e nel goriziano: il laboratorio analisi del Presidio del Maggiore, quello di Cattinara, dell’IRCCS Burlo Garofolo e degli Ospedali di Gorizia e Monfalcone.

I punti di forza del nuovo modello operativo assunto dal Laboratorio Unico, si focalizzano sull’investimento in capitale umano, ma anche sull’innovazione tecnologica e organizzativa. Migliorare la qualità delle cure e l’efficienza nella produzione di servizi fondamentali alla tutela della salute, e costituire un laboratorio unico che garantisca la migliore pratica assistenziale, in un contesto di equità, di sostenibilità economica e di valorizzazione delle professionalità degli operatori coinvolti, sono gli obiettivi del progetto. 

Proprio su questi temi si sono confrontati i vari esperti di portata internazionale che hanno partecipato al Congresso. Il programma prevedeva due parti: la prima riservata alle varie e specifiche attività assegnate al Laboratorio Analisi, organizzato secondo l’integrazione “a rete”, con un focus sul tema della sicurezza; la seconda, dedicata all’approfondimento dei servizi forniti dal laboratorio stesso, con particolare attenzione alle esigenze dei clinici che operano a stretto contatto con il paziente. Dal Congresso sono emerse nuove opportunità per garantire la migliore pratica assistenziale e conciliare equità di accesso ai servizi e sostenibilità economica, derivate dall’approccio a rete inaugurato nell’area giuliano-isontina.

Il Laboratorio Analisi di oggi, non è più solamente un centro produttore di risultati analitici, ma focalizza la propria attività sul paziente, qualificandosi, all’interno del processo di salute, con interventi che consentono la diagnosi precoce delle malattie, il monitoraggio efficace delle cure e la prevenzione, facendo leva anche sul valore predittivo dei test diagnostici che, già prima della nascita, possono rivelare patologie genetiche o metaboliche.

L’ASUI di Trieste, d’intesa con l’IRCCS Burlo Garofolo e l’Azienda sanitaria n. 2 Bassa Friuliana-Isontina, hanno inaugurato un nuovo corso che prevede l’uso sempre più appropriato della diagnostica di laboratorio per consentire prognosi accurate e la personalizzazione delle terapie, alleandosi con il clinico per favorire i migliori esiti di salute a chi usufruisce dei servizi.

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