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Le prospettive dell’OMS per il futuro della Salute Mentale Globale

La dottoressa Dévora Kestel, attuale nuovo Direttore dell’OMS di Ginevra - Salute Mentale e Abuso di Sostanze ha tenuto oggi a Trieste, presso la Stazione Marittima (Sala Oceania) una conferenza su “Le prospettive dell’OMS per il futuro della Salute Mentale Globale”. L’evento, a carattere formativo, è organizzato dal Dipartimento di Salute Mentale (DSM) dell’ASUITs, Centro Collaboratore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Ricerca e la Formazione ed è aperto al pubblico.

La dottoressa Kestel, psicologa argentina, specializzatasi in Sanità Pubblica a Londra, vanta una vasta esperienza internazionale, anche sul campo, maturata anche in un decennio di lavoro in Italia, in Friuli Venezia Giulia, a partire dal 1990, dapprima come volontaria nel DSM di Trieste in progetti di autoaiuto, coinvolgimento dell’utenza e riabilitazione, poi dal 1996 al 2000 come responsabile della Cooperativa sociale “2001-Agenzia Sociale” per la deistituzionalizzazione dell’Ospedale Psichiatrico di Udine e per la creazione di residenze assistite. Ha poi lavorato a lungo con l’OMS nei Balcani, in progetti di sviluppo dei Servizi in Cossovo e in Albania dove è diventata Direttore dell’Ufficio nazionale dell’OMS. E’ stata quindi responsabile dell’OMS nei Caraibi, in Marocco, e poi ha lavorato alla Pan American Health Organization (PAHO, la branca americana dell’OMS) a Washington, dove dal 2015 è diventata Unit Chief - Salute Mentale e Abuso di Sostanze. Da gennaio di quest’anno ha assunto il prestigioso ruolo di Direttrice del Dipartimento di Salute Mentale e Abuso di sostanze dell’OMS di Ginevra.  

Nella cornice delle attività per la preparazione dell’EuroScience Open Forum (Esof) - Trieste Città Europea della Scienza 2020, in cui il DSM dell’ASUITs è partner nel gruppo di lavoro Science to Medicine dove la salute mentale è uno dei temi principali, si ritiene di particolare importanza presentare le prospettive dell’OMS per il futuro della Salute Mentale Globale, con specifico riferimento al ruolo di Centro Collaboratore dell’OMS per la Ricerca e la Formazione in Salute Mentale che il DSM di Trieste riveste dal 1987.

Il DSM è stato recentemente riconfermato quale Centro Collaboratore anche per il quadriennio 2018-2022, per assistere l’OMS nel guidare i Paesi nei percorsi di deistituzionalizzazione, e supportarlo nel promuovere un approccio moderno allo sviluppo della salute mentale, attraverso reti internazionali basate sui diritti umani e su buone pratiche orientate alla recovery. Il Centro Collaboratore triestino si pone come punto di riferimento per molte nazioni per i processi di trasformazione dei servizi di salute mentale, con lo spostamento del baricentro dalle istituzioni ospedaliere ai servizi di salute mentale territoriali. Accoglie annualmente centinaia di professionisti, stakeholder, manager, policy makers, studenti e tirocinanti nei propri servizi. Attraverso accordi di scambio e convenzioni offre supporto tecnico a servizi e governi di oltre 40 Paesi, tra cui, oltre a realtà italiane, Repubblica Ceca, Slovenia, Gran Bretagna, Argentina, Palestina, Giordania, California.

Come dichiarato dall’OMS, la Salute Mentale è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non solo semplice assenza di malattia o di infermità. La Salute Mentale, come altri aspetti della salute, può essere influenzata da tutta una serie di fattori socio-economici sui quali è necessario agire attraverso strategie di promozione, prevenzione, trattamento e recovery in un approccio di government globale (Piano d’azione per la Salute Mentale 2013-2020, OMS). Il recente documento della “Lancet Commission” propone un modello bio-psico-sociale integrato, particolarmente rilevante per l’avanzamento della Salute Mentale in tutto il mondo, con uno specifico riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibili delle Nazioni Unite, attraverso un approccio multidimensionale e interdisciplinare che comprende Medicina, Neuroscienze, Psicologia, Scienze Politiche e Sociali. L’incontro propone riflessioni e indicazioni a diversi livelli, inclusi quelli delle politiche sulla Salute Mentale, specialmente in relazione alla copertura di servizi per la salute mentale per la maggioranza della popolazione mondiale, con i relativi investimenti.

Esso aprirà lo scenario degli eventi relativi alla Salute Mentale che saranno organizzati dal Centro Collaboratore OMS di Trieste nel prossimo futuro nella cornice di ESOF, che includeranno l’attuale ampia rete di collaborazioni con governi, istituzioni, servizi, unità accademiche e di ricerca. 

L’evento non è rivolto solo ai professionisti della Salute Mentale ma è aperto a tutti coloro che, a vario titolo, sono interessati alle tematiche in Salute Mentale.

<<Trieste, forte del suo ruolo storico nel processo di deistituzionalizzazione, continua a essere confermata punto di riferimento per le buone pratiche a livello internazionale – ha sottolineato Antonio Poggiana, Commissario Straordinario Unico dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste e dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 2 “Bassa Friulana-Isontina” -. Lavoriamo con l’auspicio di migliorare i servizi per la salute mentale nel nostro territorio e in tutti i paesi che aderiscono alle reti internazionali, per promuovere un approccio moderno ed essere sempre più vicini ai cittadini con disagio mentale>>.

CREAUS/PC/ss

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