Agricoltura: accordo Ersa-Consorzio bonifica emiliano su irrigazioni
Condivisi con Fvg dati e analisi di una delle strutture più
all'avanguardia in Italia
Pozzuolo del Friuli, 13 apr - La gestione più razionale,
sostenibile e innovativa delle risorse idriche per l'irrigazione
in agricoltura sono gli elementi alla base di una convenzione
sottoscritta a Pozzuolo del Friuli tra l'Ersa, l'Associazione dei
Consorzi di Bonifica del Friuli Venezia Giulia e il Consorzio di
bonifica per il Canale Emiliano Romagnolo (Cer). L'intento
dell'accordo è quello di instaurare tra le parti una
collaborazione fattiva di tipo tecnico-scientifica volta a
migliorare, nel contesto regionale, l'efficienza dell'utilizzo
dell'acqua in agricoltura.
Alla presenza dell'assessore regionale alle Risorse
agroalimentari, del direttore generale di Ersa, del presidente
del Cer e di quello dei Consorzi di bonifica del Friuli Venezia
Giulia sono stati spiegati i dettagli dell'accordo operativo che
si basa sull'attività che sta portando avanti il consorzio Acqua
Campus di Budrio in provincia di Bologna, dove si studiano le più
avanzate tecniche sul risparmio idrico in agricoltura. La Regione
ha posto in evidenza l'importanza della collaborazione con un
ente di grande esperienza, per trasferire al comparto agricolo
del Friuli Venezia Giulia quelle conoscenze che permettono di
ottenere importanti benefici. Poter incidere sull'aspetto
culturale - come è stato sottolineato - è la sfida più rilevante
perché consente di affondare le radici nel vero cambiamento che
non è solo ed esclusivamente basato sugli aspetti meramente
tecnici. La condivisione e la divulgazione delle esperienze del
Cer verranno tarate in loco per essere il più possibile in linea
con le esigenze dell'agricoltura del nostro territorio.
La collaborazione prende le mosse da uno studio condotto da Arpa
Fvg nella nostra regione, in cui si evidenzia come - nel lungo
periodo - il territorio potrebbe andare incontro a un
significativo innalzamento di temperatura e a un forte aumento di
stress termico con conseguente incremento del numero di giorni in
cui le colture necessitano di un intervento irriguo a
compensazione di queste difficoltà. Le previsioni evidenziano
inoltre un aumento di eventi piovosi intensi, con una loro
distribuzione irregolare nel tempo e un drastico calo di
precipitazioni in estate.
Di fronte a questi scenari risulta evidente l'urgenza di
perseguire un utilizzo sostenibile dell'acqua anche all'interno
del settore agricolo, motivi questi che hanno portato alla
sottoscrizione dell'accordo. Per due anni verranno organizzati
nella sede di Ersa a Pozzuolo una serie di eventi tra cui
seminari o convegni, percorsi di aggiornamento tecnico e workshop
dimostrativi in cui si potranno vedere le soluzioni tecniche
proposte da Acqua Campus. Tra queste figurano gli erogatori di
ultima generazione, le ali gocciolanti, le linee a pioggia con
relativi irrigatori, le apparecchiature per il pompaggio, il
filtraggio e la fertirrigazione, le macchine semoventi e pivot
che contribuiscono a migliorare l'efficienza e l'efficacia di
distribuzione.
Le attività sono destinate a diversi soggetti che operano nel
settore, dal personale della pubblica amministrazione, ai tecnici
e consulenti che affiancano le imprese fino agli agricoltori.
Parallelamente si opererà anche in sinergia con i Consorzi di
bonifica, tanto nell'allestimento di prove sperimentali gestite
da Ersa e mirate all'utilizzo sostenibile della risorsa idrica,
quanto per valutare, attraverso applicazioni modellistiche, gli
apporti ottimali da fornire alle diverse colture in base al
bilancio idrico del sistema pianta-suolo nelle varie fasi di
sviluppo e nei diversi territori della regione. L'obiettivo è
quello di arrivare in futuro a una più mirata gestione delle
forniture irrigue sulla base delle necessità colturali.
Il Canale Emiliano Romagnolo è una delle più importanti opere
idrauliche italiane gestite da un consorzio di bonifica di
secondo grado, a servizio di un territorio caratterizzato dalla
presenza di un'agricoltura particolarmente esigente di acqua e da
diffusi insediamenti civili e industriali. Il territorio
interessato dal sistema Cer ha una superficie di oltre 3mila
chilometri quadrati distribuita nelle province di Ferrara,
Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e in parte in quella di
Modena.
ARC/AL/ma