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AGRICOLTURA: SHAURLI, PSR STIMOLA RAPPORTO SOLIDALE DI FILIERA

Udine, 6 ottobre - "Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) dev'essere inteso come strumento per cogliere anche le potenzialità ancora inespresse nel mondo rurale del Friuli Venezia Giulia. Mira infatti a stimolare gli agricoltori a innovare, a mettersi in rete, a entrare a far parte di una filiera, quella agroalimentare, che prospetta grandi potenzialità per una realtà ricca di peculiarità qual è la nostra". Con queste parole l'assessore regionale alle Risorse agricole e forestali Cristiano Shaurli ha introdotto i lavori del convegno Innovazione attraverso la cooperazione che si è svolto a Udine, nella sala Valduga della Camera di Commercio.

Il convegno è stato occasione per Shaurli per evidenziare le strategie che la Regione ha perseguito nella definizione dello strumento volto a favorire la fruizione dei fondi comunitari inerenti il periodo di Programmazione 2014-2020 e che ha consentito di illustrare nel dettaglio le opportunità, per il mondo rurale, insite nelle previsioni finanziarie dell'Unione Europea. Opportunità che dovranno essere colte attraverso la predisposizione di progetti di rete o di filiera, orientati a mettere insieme competenze, vocazioni, prerogative, peculiarità e potenzialità delle attività agricole del Friuli Venezia Giulia.

"Il PSR - ha ribadito l'assessore - dev'essere uno strumento di sostegno che ha l'ambizione di creare cambiamenti positivi". Infatti, come ha tenuto a precisare Shaurli, vuole stimolare un rapporto solidale tra i soggetti che possono comporre una filiera per fare sì che l'agricoltura del Friuli Venezia Giulia possa essere presente sui mercati nazionali e internazionali connotandosi per qualità, capacità innovativa e competitività. Traguardi che, come ha aggiunto l'assessore, possono essere raggiunti se l'intero sistema rurale regionale troverà percorsi coesi e condivisi e, soprattutto, se saprà cogliere la sfida dell'innovazione mettendo finalmente a rete i nostri enti di ricerca, a partire dalle esigenze reali e concrete dei nostri agricoltori.

In altre parole, il PSR del Friuli Venezia Giulia per il periodo 2014-2020 intende privilegiare trasversalmente progetti collettivi e di filiera che possano produrre risultati concreti e tangibili per l'intero sistema agroalimentare. Per esempio, ha precisato Shaurli, occorre che sia sviluppato il comparto della trasformazione dei prodotti agricoli che, al momento, spesso sono conferiti al di fuori della nostra regione. L'obiettivo è quello di trattenere sul territorio di produzione la redditività che il settore della trasformazione può assicurare, a vantaggio dell'intera filiera regionale.

Ma il cambiamento nel sistema agricolo regionale deve saper coinvolgere soprattutto i giovani. A cominciare dalla scuola, per proseguire con la formazione. Infatti il convegno di Udine è stato seguito dai ragazzi di due istituti professionali, che hanno potuto apprendere alcuni degli elementi portanti della politica regionale per l'Agricoltura.

Il convegno è stato incentrato in particolare sulle misure 16.1.1. e 16.2.1. del PSR 2014-2020 che trattano, rispettivamente, della costituzione e del funzionamento dei Gruppi Operativi (GO) del Partenariato Europeo per l'Innovazione (PEI) in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura e della creazione di poli o reti per lo sviluppo di progetti di innovazione aziendale e di filiera.

Possono beneficiare del sostegno imprese agricole e forestali singole e associate, imprenditori del sistema agroalimentare, cooperative, consorzi, organizzazioni professionali, università, enti e organismi di ricerca o sperimentazione, fondazioni e associazioni di ricerca riconosciute, ricercatori, consulenti e formatori.

ARC/CM/fc



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