Agricoltura: Zannier ad Agriest, pronto rilancio lattiero-caseario
Martignacco (Ud), 26 gen - La costituzione di un Osservatorio
del latte quale raccordo tra portatori di interesse e la Regione,
un Centro di competenza per guidare l'innovazione tecnica e
culturale degli operatori e la creazione di un Cluster latte Fvg
per dare vita a un sistema regionale di innovazione del settore
lattiero caseario.
Queste le principali proposte contenute nell'indagine svolta
dall'Agenzia di sviluppo del cluster regionale
dell'agroalimentare e bioeconomia, Agrifood Fvg, illustrate oggi
ad Agriest dal direttore Pierpaolo Rovere nel corso del convegno
"Analisi strategica del settore lattiero-caseario regionale. Il
punto sulla consultazione territoriale e l'attività dei gruppi di
lavoro".
Lo studio è frutto di un lavoro durato alcuni mesi che
l'assessore alle Risorse agroalimentari del Friuli Venezia
Giulia, Stefano Zannier, ha affidato all'agenzia: nella fase di
ascolto sono state realizzate visite a una trentina di caseifici,
stagionatori, latterie industriali; otto incontri con il servizio
veterinario regionale, l'Ersa e i gruppi di azione locale (Gal);
sedici riunioni con tutti gli anelli della filiera dal campo alla
tavola e una serie di interviste a imprenditori agricoli.
Le proposte sono sia di immediata attuazione per risolvere le
questioni più urgenti, sia di programmazione pluriennale,
compreso il prossimo Psr 2021-27.
"Abbiamo concluso la fase iniziale di ascolto e messa a fuoco
degli strumenti necessari per la strategia di rilancio condivisa
della filiera: ora siamo pronti per mettere in campo una serie di
azioni, anche di sostegno economico, mirate sulle esigenze che
verranno evidenziate di volta in volta dall'Osservatorio
permanente. Sarà un'operazione per passi che ci farà arrivare
alla prossima programmazione con azioni calibrate", ha spiegato
Zannier, ricordando che tra le linee di finanziamento è stata già
attivata, per esempio, quella molto attesa (600mila euro la
dotazione) per l'adeguamento delle vasche di contenimento del
liquame.
L'assessore ha anche sottolineato l'importanza di attivare un
percorso Ocm-Organizzazione comune di mercato per il latte,
ricalcando quanto è avvenuto per il settore del vino con grande
apprezzamento dei produttori. L'Ocm latte potrebbe occuparsi
della gestione delle produzioni dop e di un conseguente piano
strategico per i prodotti correlati, nonché per il monitoraggio
dei flussi di latte.
Le parole d'ordine dell'intervento dell'assessore sono state
condivisione, rete, filiera, interscambio continuo e azioni
comuni, ma sempre sotto un coordinamento regionale, pena la
"mancanza di governo e allontanamento dalla realtà di mercato",
ha messo in guardia Zannier.
"La Regione non vuole restare alla finestra, ma condividere le
strategie future, senza togliere spazi di sindacato a nessuno,
come infatti viene previsto - ha chiarito l'assessore - negli
organismi individuati dallo studio: serve un approccio che va
fuori dallo schema classico che ci vedeva nel passato puntare su
un singolo anello di filiera".
Innovazione dei prodotti, miglioramento qualitativo della materia
prima, programmazione produttiva e aggregazione commerciale sono
alcuni dei punti contenuti nel documento strategico.
Quattro le azioni proposte: creazione di una o più organizzazioni
di produttori regionali riconosciute dalla normativa europea per
pianificare la produzione adeguandola alla domanda;
valorizzazione e specializzazione delle filiere locali e
rafforzamento dei legami con il territorio attraverso incentivi
alla produzione di foraggi, immissione programmata di latte nel
mercato, differenziazione qualitativa del latte in base
all'utilizzo, sfruttamento dei big data, armonizzazione dei
regolamenti di Polizia rurale.
Terza azione, il rilancio del formaggio Montasio dop come
prodotto bandiera attraverso l'incremento qualitativo e il
coordinamento delle produzioni mediante un centro di servizio
comune ai produttori operanti in Friuli Venezia Giulia per
selezione, stagionatura, marchiatura, porzionatura e packaging
delle forme.
Infine, un focus sulla produzione di montagna per garantire la
giusta retribuzione delle imprese attraverso, per esempio, la
diversificazione della produzione di trasformati del latte per
esaltarne le caratteristiche qualitative.
Nella prima parte della giornata, Zannier ha concluso anche il
convegno, sempre a cura della direzione regionale Risorse
agroalimentari, forestali e ittiche e del Psr Fvg ,"Lo sviluppo
locale nelle aree rurali. L'esperienza Leader e le strategie di
cooperazione" in cui Karen Miniutti, Autorità di gestione del
Psr, ha illustrato le misure per lo sviluppo locale.
"L'esperienza dei gruppi di azione locale in montagna è utile per
il dibattito in corso sulla rinascita del comparto e l'esperienza
di queste aggregazioni spontanee per la cooperazione in area di
pianura può offrire utili spunti al dibattito in corso sulla
riforma degli enti locali", ha sottolineato Miniutti.
A tracciare lo stato dell'arte è stato Maurizio Daici,
responsabile dello sviluppo locale del servizio Montagna della
Regione. "Dopo la selezione dei 5 Gal del territorio montano,
siamo ora giunti alla pubblicazione e gestione dei bandi. Alcuni
sono stati già pubblicati ed è in corso l'esame delle domande,
mentre altri 10 bandi saranno pubblicati nel corso di quest'anno:
si tratterà di interventi di carattere intersettoriale per lo
sviluppo di sistemi economici locali".
ARC/EP/fc