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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ambiente: Scoccimarro, affrontare tema Tagliamento con responsabilità

Udine, 9 feb - "Il problema delle casse di espansione è superato, non esiste più. La loro menzione nell'aggiornamento del piano di gestione del rischio alluvioni redatto dall'Autorità di bacino è un refuso che verrà rettificato con apposito atto". È quanto ribadito dall'assessore alla Difesa dell'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro nel corso di un incontro con 22 sindaci del Friuli Collinare e del Pordenonese riunitisi a Colloredo di Monte Albano su invito del consigliere regionale Leonardo Barberio. "Siamo riusciti a evitare, con il nostro parere negativo a dicembre 2020 - ha detto l'esponente dell'esecutivo Fedriga nel corso dell'incontro - un'opera dannosa per il territorio. Abbiamo già avviato opere nel basso corso e altre partiranno a breve perché non possiamo più stare fermi; bisogna superare, con responsabilità istituzionale, le 'rivalità' esistenti perché nessuno vuole danneggiare alcun territorio, bensì salvaguardare la vita umana in caso di calamità naturali come quelle del 1966 o quella verificatasi in occasione della tempesta Vaia quando non ci furono intervalli tra una piena e l'altra". Nel piano dell'Autorità di bacino distrettuale delle Alpi orientali figura ancora l'opera di Pinzano denominata ponte-traversa "un'idea, non un progetto - specifica l'assessore -, individuata dal Laboratorio Tagliamento e approvata dai sindaci e loro delegati di tutto il corso. Curiosa poi la giravolta di ex assessori, ora consiglieri regionali, che allora avevano approvato il piano con relativa delibera e oggi invece gridano allo scandalo". A fronte della dichiarata opposizione dei sindaci alla realizzazione dell'opera a monte, Scoccimarro ha ribadito come "nessuno ha in mente di danneggiare il territorio. Lasciare la situazione inalterata è una grossa responsabilità: va trovata una via da percorrere, non ci si può limitare a dire no. Bisogna individuare un'alternativa al ponte-traversa? Gli strumenti che abbiamo già messo in campo prevedono di continuare il percorso del Mab Unesco al fine di raggiungere la massima condivisione con i sindaci e portatori d'interessi del Tagliamento sull'intera valorizzazione del territorio". "Con questo iter - ha concluso Scoccimarro - si potranno sviluppare tutti gli studi di dettaglio che possano individuare le soluzioni alternative attraverso un Contratto di Fiume che definisca le opere e le prospettive, anche superando ed aggiornando il lavoro prodotto dal Laboratorio Tagliamento, comprese le compensazioni economiche". ARC/COM/al/ma

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