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Ambiente: Scoccimarro, altri 2 mln in assestamento per "polmoni verdi"

Progetto per decarbonizzare il territorio. In totale investiti 5 milioni Pordenone, 5 giu - "Sulla qualità dell'aria e dell'acqua la nostra sensibilità è continuamente cresciuta. Lo dimostrano sia i progetti avviati fino ad oggi sia le politiche messe in atto nella scorsa legislatura, che hanno come obiettivo quello di anticipare di cinque anni - e quindi al 2045 - rispetto gli obiettivi fissati dal Green Deal Europeo la decarbonizzazione in Friuli Venezia Giulia". Lo ha detto l'assessore regionale Fabio Scoccimarro partecipando oggi a Trieste nell'aula magna "Rita Levi Montalcini" dell'ospedale Cattinara al convegno "Acqua&aria come determinanti per l'ambiente" nell'ambito del convegno per la Giornata mondiale dell'ambiente. L'esponente dell'Esecutivo Fedriga ha posto in luce alcuni degli interventi che l'Amministrazione regionale ha già attuato nella scorsa legislatura sul tema, preannunciando anche alcune novità che verranno attuate a breve. "Tra le azioni che abbiamo messo in moto - ha detto Scoccimarro - figurano i 'Polmoni verdi' ai quali abbiamo destinato 3 milioni di euro per la creazione di nuove aree verdi urbane al fine di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e dell'impatto antropico urbano sulle aree popolate. A queste risorse faranno seguito ulteriori 2 milioni di euro predisposti per la prossima norma di assestamento a luglio". "Inoltre - ha aggiunto l'esponente dell'esecutivo - la Regione è in prima linea anche con i contributi fino a 1.500 euro per la rimozione e lo smaltimento dell'amianto dagli edifici privati adibiti a uso residenziale. In questo ambito, nel 2019 è stata compiuta una mappatura ad alta definizione utilizzando uno specifico drone per riconoscere dall'alto le strutture che ancora utilizzano le coperture in cemento amianto". Ma ciò che per Scoccimarro resta un simbolo della politica ambientale attuata dalla Regione in Friuli Venezia Giulia nel corso dell'ultima legislatura è senza dubbio ciò che è stato compiuto nei confronti della Ferriera di Servola. "Non ci siamo limitati alle misure di contenimento delle emissioni - ha detto l'assessore - ma abbiamo voluto spingere per una riconversione dell'area, che andasse a eliminare quelle emissioni. Così, per il futuro dei nostri figli e la salvaguardia dell'ambiente circostante, non potevamo accettare che un impianto del 1897 ne determinasse la qualità della vita. Una migliore qualità dell'aria e dell'acqua non solo ha comportato una riqualificazione dell'area circostante, ma si è anche riverberata nella crescita di valore degli immobili e dell'economia limitrofa. Questa costante interconnessione tra i vari portatori di interessi la abbiamo concertata anche con gli Stati confinanti, trovando riduttive le iniziative che mirano a isolare le diverse realtà, invece che metterle a confronto". Per quanto riguarda il futuro, Scoccimarro ha evidenziato che, in sinergia con le Repubbliche di Slovenia e Croazia, è stato avviato il processo della costituzione di una valle dell'idrogeno nel Nord Adriatico. "Un'iniziativa giovane - ha detto l'assessore regionale - che mira a condensare nei tavoli istituzionali il sapere scientifico e le necessità imprenditoriali con la difesa e la salvaguardia dell'ecosistema". ARC/AL

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