Ambiente: Scoccimarro, richiesta a Ministero diffida per Ferriera Ts
Trieste, 14 dic - La Regione Friuli Venezia Giulia ha richiesto
formalmente al Ministero dell'Ambiente di diffidare Siderurgica
Triestina in quanto inadempiente alle prescrizioni previste
dall'ultima Conferenza dei Servizi, relativamente alla copertura
dei parchi minerali fossili all'interno dello stabilimento di
Servola.
Lo ha comunicato oggi a Trieste l'assessore regionale
all'Ambiente, Fabio Scoccimarro, il quale, ripercorrendo l'iter
del procedimento, ha sottolineato come questo atto non
rappresenti un atteggiamento di ostilità nei confronti di
un'azienda "che ha già compiuto importanti investimenti per la
parte ambientale", ma l'adempimento "di quanto stabilito già
dalla precedente amministrazione regionale".
Il riferimento è all'Accordo di programma quadro del 2014 e
all'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) del 2016 dove è
prevista la redazione del progetto e la realizzazione dell'opera
in questione: due capannoni integrati all'impianto destinati allo
stoccaggio del carbon coke e dei minerali ferrosi.
Infatti, proprio questo relativo ai capannoni, e in particolar
modo al trattamento delle acque meteoriche che si riversano in
mare determinando un rischio ambientale, è il punto sul quale si
è arenato il procedimento.
"In ordine a questo specifico progetto - ha rimarcato l'assessore
- nella Conferenza dei servizi dello scorso 17 luglio al
Ministero, tutti gli enti presenti al tavolo hanno richiesto
delle integrazioni. Superato il termine dei 60 giorni, nel corso
di un successivo incontro a Roma sollecitato dalla Regione,
rispondendo alle ragioni del ritardo, la stessa Siderurgica
triestina ha manifestato significative perplessità sull'onerosità
dell'opera (circa 35,5 milioni di euro)".
"Da parte sua il Ministero, recependo le nostre istanze, ha dato
un ultimatum a Siderurgica Triestina: il ritiro del progetto o la
presentazione delle integrazioni entro il 10 dicembre", ha
ricordato Scoccimarro.
Integrazioni poi pervenute, ma che gli uffici regionali hanno
ritenuto insufficienti e per questa ragione, in considerazione
dei 5 mesi trascorsi dal 17 luglio, "chiediamo oggi al Ministero
dell'Ambiente di diffidare Siderurgica Triestina, affinché
rispetti gli accordi firmati, non con questa, ma con la
precedente Giunta".
Per quel che riguarda la prosecuzione dell'iter, come ha spiegato
l'assessore, adesso la decisione è in capo al Ministero, il quale
può formalizzare una diffida fissando un termine per
l'adempimento. L'eventuale mancata ottemperanza delle
prescrizioni potrebbe comportare a caduta l'avvio della procedura
di revoca dell'Aia per lo svolgimento dell'attività produttiva.
Scoccimarro, infine, ha ribadito come l'intento strategico della
Regione sia quello della tutela della salute dei cittadini
congiuntamente alla difesa dei posti di lavoro "dai quali dipende
il futuro di circa 400 famiglie. Un obiettivo - ha concluso - che
intendiamo conseguire favorendo una visione improntata ad uno
sviluppo economico sostenibile del territorio".
ARC/GG/ep