Ambiente: Scoccimarro, su basso Tagliamento impegno intenso Regione
Trieste, 24 feb - "La Regione ha profuso in questi anni un
impegno intenso per proseguire nella messa in sicurezza del basso
corso del Tagliamento utilizzando i finanziamenti che
originariamente erano stati stanziati per le casse di espansione".
Lo ha affermato l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente
Fabio Scoccimarro, annunciando che "nei primi giorni di aprile
saranno consegnati i lavori di diaframmatura delle arginature a
difesa di Gorgo di Latisana, per i quali sono stanziati 11
milioni di euro, non appena concluse le operazioni di gara
d'appalto".
Per quanto riguarda il ponte di Latisana, individuato quale
criticità idraulica dall'Autorità di bacino, "sono allo studio
più soluzioni che, nei prossimi mesi saranno presentate in
particolare alle Amministrazioni comunali di Latisana e San
Michele al Tagliamento". L'opera può contare su 18 milioni di
euro. Gli uffici della Direzione ambiente, nel corso del 2019,
hanno altresì evidenziato al Soggetto attuatore-Assessore
regionale alla Protezione civile per gli interventi di cui
all'Ordinanza 558/2018, "Vaia", la necessità di realizzare
ulteriori tratti di diaframmatura delle arginature a valle del
centro abitato di Latisana e in prossimità all'abitato di
Ronchis. "Buona parte dei lavori di diaframmatura a Latisana sono
stati completati - ha reso noto Scoccimarro - mentre quelli nella
zona di Ronchis saranno realizzati nel corso del 2022". Per il
rialzo e la diaframmatura del tratto terminale ci sono a
disposizione 9 milioni di euro.
"Confidando che eventi catastrofici come quelli del 1966 non si
verifichino più (anche se con la tempesta Vaia abbiamo rischiato)
- ha osservato l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente -,
oggi non possiamo permetterci alcun rischio, in particolare
quello della vita umana, e quindi dobbiamo intervenire quanto
prima con le opere sul Tagliamento. Per riunire tutti i sindaci e
i Comuni allo stesso tavolo abbiamo promosso l'iter Mab Unesco
per il Tagliamento perché è necessario trovare una soluzione in
accordo con tutti gli attori coinvolti, superando conflittualità
e divisioni storiche tra basso e medio corso. Il punto di
partenza - così Scoccimarro - deve essere dato dalla mitigazione
del rischio e dalla tutela del patrimonio naturale del bacino
idraulico dell'ultimo vero fiume naturale d'Europa".
L'assessore ha poi ribadito quanto già in altre occasioni aveva
specificato: "Nell'aggiornamento del piano di gestione del
rischio alluvioni redatto dall'Autorità di bacino sono contenuti
alcuni refusi che sono stati già segnalati e verranno corretti da
un apposito Comitato operativo per la revisione di questo errore
e la conseguente modifica dell'allegato B in questione. In
particolare mi riferisco alla cancellazione delle casse di
espansione. Ricordo - ha concluso Scoccimarro - che questa
cancellazione è figlia della volontà espressa dal sottoscritto e
dal collega Veneto a dicembre 2020".
ARC/PPH