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AREA SCIENCE PARK: VISIONE INTERNAZIONALE E COLLABORAZIONE CON IL PORTO DI TRIESTE

Trieste, 13 luglio - Una strategia per l'AREA Science Park che coniughi una visione internazionale con il radicamento sul territorio. Questa la linea d'azione che è stata condivisa oggi nell'incontro fra la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e il presidente dell'Ente di ricerca che ha sede a Padriciano (Trieste), Sergio Paoletti.

Sul fronte dei rapporti con l'estero è stata ricordato il ruolo di primo piano affidato ad AREA dal Ministero degli Affari Esteri sul tema dell'innovazione applicata negli Stati dell'ex Jugoslavia e più in generale nei Balcani Occidentali. Mentre in un'ottica ancora più allargata è stata sottolineata l'importanza degli accordi sottoscritti dalla presidente Serracchiani con l'Iran: in particolare, l'impegno congiunto sul potenziamento del Sincrotrone, in riferimento al fatto che Teheran sta valutando la costruzione di una macchina di luce e ha già firmato un accordo con Elettra. "E questo - hanno affermato Serracchiani e Paoletti - è stato un importante riconoscimento del livello della nostra potenzialità scientifica".

Ma, oltre a una prospettiva di respiro internazionale, ce n'è un'altra che cura l'ambito local , e in questo, come ha affermato la presidente Serracchiani "grazie alla collaborazione messa in atto dal commissario dell'Autorità Portuale di Trieste Zeno D'Agostino", AREA è stata titolata ad avere un primario ruolo di consulenza sui futuri insediamenti industriali nello scalo giuliano.

Per quel che riguarda il Porto Vecchio di Trieste, invece, lo spazio per la formazione e la ricerca viene già previsto dallo studio prodotto da Ernst&Young, l'advisor  a cui il Comune di Trieste ha commissionato l'incarico di elaborare il Piano strategico di valorizzazione del sito. In questo contesto, hanno convenuto Serracchiani e Paoletti, AREA si mette a disposizione per assumere un compito di regia su tutta la parte relativa all'innovazione. "Innovazione - hanno affermato Serracchiani e Paoletti - che dovrà essere il principio ispiratore del progetto di riuso di quell'area".

"Non avrebbe infatti alcun senso - hanno detto ancora la presidente Serracchiani e il presidente di AREA - un piano che prefiguri soltanto dei traslochi di ciò che che già esiste: quello che bisogna fare, invece, è puntare ad attrarre nuove attività produttive ad alto contenuto tecnologico".

ARC/GG/RM



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