Ater: Fedriga, fondi Cipe per Ronchi e Ts rigenerano aree degradate
Da 32 a 36 nuovi alloggi. "Ora controlli su occupazioni abusive"
Trieste, 7 nov - "La riqualificazione dei complessi delle Casa
Pater di Ronchi di Legionari e di via Boito a Trieste con quasi 6
milioni di euro statali più fondi propri delle Ater di Gorizia e
Trieste ridarà vita senza consumo di suolo ad aree e strutture
vetuste che versavano in stato di degrado".
Così il governatore Massimiliano Fedriga, ha fotografato la
decisione della Regione di indirizzare in due aree critiche di
Ronchi e di Trieste la quota parte delle risorse destinate dal
Cipe al Friuli Venezia Giulia per interventi di edilizia
residenziale sociale. Sia per le Case Pater sia per gli edifici
di via Boito il finanziamento statale è di 2.921.180.75 euro e il
cofinanziamento delle rispettive Ater (di Gorizia e di Trieste)
ammonta a 584.236,15 euro.
Fedriga ha salutato "la sferzata di cambiamento impressa alla
conduzione delle Ater dalle nuove governance, che si tradurrà
anche nella spesa delle copiose risorse finora non utilizzate
dalle Aziende territoriali e in una verifica attenta su chi ha
diritto e chi non ha diritto a occupare le case Ater, in modo da
combattere e scongiurare fenomeni di ingiustizia sociale".
L'obiettivo della rigenerazione va al di là dell'intervento
specifico. "Un'area rimessa a nuovo - ha osservato il governatore
- non rappresenta soltanto un vantaggio per chi vi abita ma un
valore aggiunto per tutto il territorio in cui insiste la
struttura". Per un'azione congiunta tra Amministrazione regionale
e Ater "l'esempio virtuoso da seguire - ha detto Fedriga - è la
risposta ai danni prodotti dalla tempesta Vaia, dove come sistema
Regione siamo riusciti ad attivare investimenti per quasi 160
milioni di euro spendendone più del 98 per cento in sei mesi in
un'opera mastodontica".
L'intervento sulle Case Pater, come ha spiegato l'assessore
regionale al Territorio Graziano Pizzimenti, permetterà di
riqualificare e rendere abitabili tra i 16 e i 20 alloggi; con la
demolizione e la ricostruzione di due edifici in via Boito, nella
periferia sud di Trieste, saranno invece ricavati 16 alloggi.
"Sono due complessi - ha detto Pizzimenti - che non erano stati
presi in considerazione negli anni precedenti". Uno degli edifici
di via Boito a Trieste aveva subito un'esplosione lo scorso 1
ottobre, al punto che è ancora sotto sequestro, mentre le Case
Pater, così l'assessore regionale al Patrimonio, Sebastiano
Callari, "rappresentano una ferita per il territorio. La casette
- ha ricordato Callari - risalgono al 1939, ma quell'area versa a
oggi in condizione di grande degrado urbano, segnato da
delinquenza, droga e immondizie. Ora conseguiamo il doppio
obbiettivo di dare risposta alla grande richiesta di edilizia
pubblica e di riqualificare il territorio".
Alla conferenza stampa sono intervenuti, tra gli altri, il
sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e i neopresidenti delle Ater
di Gorizia e Trieste, Fabio Russiani e Riccardo Novacco.
ARC/PPH/fc