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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Attività produttive: Bini, Regione accompagna startup a consolidamento

Udine, 29 ott - La Regione sostiene chi intende intraprendere un'attività innovativa attraverso strumenti introdotti con la legge SviluppoImpresa, come quelli offerte dal bando che si aprirà il 9 dicembre e sarà accessibile fino al 27 gennaio 2022, attraverso il quale saranno concessi contributi a fondo perduto sulle spese connesse all'innovazione e sostenute dalle start-up giovanili nella fase di avvio dell'azienda. Lo ha annunciato l'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, intervenendo all'apertura della Giornata che era dedicata agli 'strumenti e alle misure per far crescere la propria impresa', svoltasi a Udine, nell'auditorium A. Comelli dell'Amministrazione, nell'ambito della Settimana delle start-up, organizzata dall'Agenzia Lavoro&SviluppoImpresa assieme ad altri partner istituzionali. Bini ha rilevato innanzitutto che nel Friuli Venezia Giulia il sistema del quale fanno parte le istituzioni e le loro agenzie, le associazioni degli imprenditori e le rappresentanze sindacali tiene nella debita considerazione le attese di chi, attorno a un'idea innovativa, intende costruire una realtà d'impresa con l'aspettativa di sviluppi che possano traguardare obiettivi importanti, in particolare se si tratta di giovani aspiranti imprenditori. È infatti compito della Regione, ha detto l'assessore, sostenere le start-up, in un ruolo che intende interpretare in modo concreto perché, se va considerato il fatto che alcune delle attività imprenditoriali avviate possano non andare a buon fine, è anche vero che il Friuli Venezia Giulia è la seconda realtà in Italia nel rapporto tra il numero di start-up e le aziende esistenti. Compito dell'imprenditore, ha aggiunto Bini, è quello di creare i presupposti affinché il proprio progetto aziendale vada a buon fine disponendo del budget necessario per dare prospettive all'esperienza intrapresa e fare in modo che essa sia sostenibile, ma a volte le condizioni di mercato, e non solo, rendono difficile questo cammino. Bini ha citato a esempio gli Stati Uniti, considerati la Patria delle startup, dove però le condizioni economiche e della società e l'impegno delle istituzioni a sostenerle sono diverse da quelle che i giovani imprenditori incontrano in Europa, anche in Italia. Per questo, la Regione Friuli Venezia Giulia, proprio per rafforzare la ripartenza ha voluto predisporre la legge SviluppoImpresa, che assieme ad altri strumenti mira a dare ulteriore respiro alle nuove imprese: per esempio, ha ampliato da tre a cinque anni il periodo nel quale l'Amministrazione assicura le garanzie per gli investimenti attinenti il lancio delle startup e ha offerto garanzie sul credito alle imprese che sono state inserite in questa legislatura per creare le condizioni adatte alla ripartenza. I risultati di questa politica di rilancio, ha precisato Bini, si leggono negli esiti del bando destinato alle nuove imprese giovanili aperto nel 2019 e dotato di due milioni e 777 mila euro, somma che comprende anche gli ulteriori 800 mila euro messi a disposizione dalla Legge di assestamento 2021: con esso sono state finanziate 188 domande di altrettante aziende, cioè l'87 per cento di quelle ammesse a graduatoria che sono 214. Bini ha infine rivolto ai giovani imprenditori presenti all'evento l'esortazione a continuare a credere nella concretizzazione delle proprie idee, impegnandosi fino in fondo lungo il percorso di avvio e lancio aziendale, perché certamente le doti che contraddistinguono chi intraprende nuove iniziative economiche destinate al successo, ovvero lo spirito di sacrificio, la dedizione, l'abnegazione, la capacità di saper guardare oltre le difficoltà, sono insite in chi fa impresa. Accanto a loro la Regione è e sarà presente, anche nella consapevolezza del ruolo che essi svolgono e potranno assumere nel tessuto economico-produttivo del Friuli Venezia Giulia, che è dinamico e si è saputo risollevare con risultati confortanti dalla crisi della pandemia. ARC/CM/pph

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