Attività produttive: con nuova ZLS e Afr più sviluppo per territorio
Giunta approva Zona logistica semplificata. Nuovi fondi con Aiuti
a finalità regionale
Udine, 8 apr - Semplificazione, sburocratizzazione e sviluppo
produttivo sostenibile sono le parole chiave del nuovo progetto
per l'individuazione e la creazione della Zona logistica
semplificata (ZLS) in Friuli Venezia Giulia, costituita da aree
dove le aziende possono insediarsi con un iter snello e veloce,
con ricadute di enorme importanza per lo sviluppo economico e
l'occupazione regionale.
Il nuovo strumento è stato richiesto dal governatore e ha
impegnato una squadra inter-direzionale degli Uffici della
Regione, in un anno di lavoro. La Zona logistica semplificata
sarà istituita tramite decreto, si prevede il prossimo autunno,
dal presidente del Consiglio dei ministri.
L'iter è stato illustrato questa mattina a Udine dagli assessori
alle Infrastrutture e Territorio, alle Finanze, all'Energia e
Sviluppo sostenibile, e alle Attività produttive. La proposta
della ZLS, che sarà inviata al Consiglio dei ministri attraverso
un Piano di sviluppo strategico (PSS) è stata approvata stamane
in Giunta su proposta dei quattro assessori. Contestualmente,
sempre oggi, sono state illustrate pure le misure di sostegno
alle imprese offerte dagli Aiuti a finalità regionale (Afr).
Le imprese che si insedieranno nella ZLS godranno di benefici
amministrativi (semplificazioni procedurali e gestionali) e per
quelle che ricadranno negli Afr anche di agevolazioni fiscali.
Ventisei i comuni interessati, legati fra loro da un nesso
economico e funzionale, per un totale di 1.457 ettari scelti in
base a tre gruppi di criteri che pesano rispettivamente il 30, 30
e 40%: economico (vi gravita già un distretto industriale, ad
esempio, o c'è forza lavoro maggiore), green (percentuale di
suolo occupato, numero di capannoni per kmq di suolo consumato),
e logistico (vicinanza delle zone industriali e artigianali ai
nodi logistici principali (autostrade, rete ferroviaria, porti,
interporti).
Il ruolo dei porti, in particolare quelli di Monfalcone e Porto
Nogaro, sono strategici, in seno al traffico e alla rete di
sviluppo rappresentata dai corridoi Mediterraneo e Baltico
Adriatico (gli assi di connessione con l'Europa), unitamente alla
rete ferroviaria, autostradale e alla viabilità di primo livello
(statali e regionali). Nell'analisi complessiva si è tenuto conto
anche del porto di Trieste, dei 4 interporti (Fernetti, Gorizia,
Cervignano, Pordenone) e dello snodo di Pontebba.
I comuni individuati sono Amaro, Buja, Buttrio, Brugnera,
Cervignano del Friuli, Cividale del Friuli, Gorizia, Manzano,
Mereto di Tomba, Moimacco, Monfalcone, Mossa, Osoppo, Pavia di
Udine, Pordenone, Ronchi dei Legionari, San Giorgio di Nogaro,
San Giovanni al Natisone, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo,
Staranzano, Tarvisio, Torviscosa, Udine, Venzone e Zoppola.
Come ha spiegato l'assessore alle Infrastrutture, i 1457 ettari
non sono già perimetrati: saranno individuati, di concerto con
Regione e Municipi, nel momento in cui sarà presentato un
progetto imprenditoriale. La Zona logistica semplificata avrà la
durata di 7 anni, rinnovabile per altri 7.
A potenziare i benefici della ZLS, come ha spiegato l'assessore
alle Finanze, ci saranno anche gli Aiuti a finalità regionale
(Afr) che la l'Amministrazione regionale concede per zone
svantaggiate, per favorire la coesione e la crescita di questi
territori, sviluppando investimenti o attività economiche
supplementari.
La Commissione europea ha approvato di recente la carta italiana
per gli Aiuti a finalità regionale e il quadro ha validità dal
primo gennaio 2022 fino al 2027. L'assessore alle Finanze ha
spiegato che, rispetto al passato (negli scorsi settennali), oggi
sono stati raggiunti obiettivi di maggiore vantaggio: è infatti
raddoppiato (da 110mila a 210mila) il numero di abitanti dei
territori interessati da questa misura agevolativa ulteriore. La
Commissione europea ha disposto che almeno 100mila abitanti
debbano essere individuati nell'ex provincia di Gorizia, perché
area "depressa" ma suscettibile di concreto rilancio grazie ad
aiuti di una certa intensità e alla semplificazione
amministrativa.
Gli Afr finanziano, tra gli altri, costruzione di nuovi
stabilimenti o il loro ampliamento, diversificazione di
produzione, cambiamento del processo produttivo, acquisizione di
stabilimenti chiusi, investimenti per nuove attività economiche
(5 anni per le grandi imprese, 3 per le piccole e medie). Sono 11
i comuni interessati nell'ex provincia di Gorizia, 12
nell'Udinese, 5 nel Friuli Occidentale. Insieme alla ZLS, gli Afr
danno la possibilità alla Regione di mettere in campo, e a terra,
semplificazioni importanti a vantaggio della crescita del
territorio.
L'assessore allo Sviluppo sostenibile ha sottolineato
l'importanza di agevolare gli imprenditori nel loro iter
burocratico; rispetto a quelli che sono gli insediamenti
industriali e le attività produttive e logistiche, quelli nelle
ZLS sono soggetti a un'autorizzazione unica, dove confluiscono
tutti gli atti. L'assessore ha detto anche che la Regione lavora
per confezionare un 'abito su misura' per l'imprenditore che
vuole fare l'investimento e, con lui, verificare le varie fasi
fin all'inizio, per non fare modifiche successive e velocizzare
così i tempi di realizzazione.
Soddisfatto l'assessore alle Attività produttive per cui le
misure previste da ZLS e Afr sono importantissime per lo sviluppo
del territorio del Friuli Venezia Giulia, raggiunte con un metodo
di lavoro di squadra; un ulteriore tassello messo in campo dalla
Giunta a favore delle imprese. Ha ricordato che la Regione è
seconda in Italia come export, che ha una forte tenuta
occupazionale e che, nonostante le difficoltà degli ultimi due
anni, ha anche aumentato la produttività interna.
L'assessore alle Attività produttive ha sottolineato, infine, che
questi due interventi si inseriscono nel disegno strategico che
l'Amministrazione regionale ha attuato per favorire lo sviluppo
economico e migliorare la competitività della regione, al fine di
attrarre ulteriori investimenti. Gli interventi previsti con ZLS
e Afr saranno complementari a quelli già introdotti anche con la
legge Sviluppo impresa e le altre misure di sostegno, che hanno
notevolmente potenziato la politica industriale della nostra
regione.
ARC/PT/gg