Autonomie locali: nuova mostra Irci valore aggiunto per territorio
Trieste, 5 ago - La Regione è grata all'Istituto Regionale per
la Cultura Istriano-fiumano-dalmata per la sua attività e per
l'impegno dei suoi volontari. I contributi economici erogati
dalle istituzioni resterebbero fini a sé stessi se dietro a
queste associazioni non ci fosse una struttura composta da tante
persone che dedicano con passione il loro tempo a raccontare il
loro passato e a portare avanti iniziative di altissimo livello
culturale.
È il pensiero con cui l'assessore regionale alle Autonomie locali è intervenuto in occasione dell'inaugurazione della mostra "Tesori. Memorie ritrovate, memorie conservate", curata dall'Irci e aperta oggi a Trieste nel Civico Museo della Civiltà istriana, fiumana, dalmata. L'esposizione, che rimarrà visitabile fino al prossimo ottobre, comprende una serie di documenti, oggetti e testimonianze inedite su questa popolazione, che alla fine della Seconda guerra mondiale dovette lasciare forzatamente la propria terra per fuggire dai massacri delle foibe effettuati dai partigiani jugoslavi.
La valorizzazione di questo patrimonio, secondo il rappresentante dell'Esecutivo, si configura come valore aggiunto anche per l'economia del territorio, in quanto consente a numerosi turisti provenienti da fuori regione di scoprire importanti elementi storici a loro sconosciuti.
Sin dalla sua costituzione, l'Irci propone numerose iniziative a tutela delle culture e delle tradizioni minoritarie che rappresenta. L'istituto ha sede nello stabile che ospita il museo civico stesso, realizzato anche con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e al cui interno era già presente un'accurata selezione di masserizie, oggetti e fotografie che raccontano importanti spaccati della quotidianità degli esuli. La mostra inaugurata oggi arricchisce ulteriormente il già vasto e prezioso patrimonio storico-culturale pazientemente raccolto dall'Irci in più di trent'anni di attività. ARC/PAU/pph
È il pensiero con cui l'assessore regionale alle Autonomie locali è intervenuto in occasione dell'inaugurazione della mostra "Tesori. Memorie ritrovate, memorie conservate", curata dall'Irci e aperta oggi a Trieste nel Civico Museo della Civiltà istriana, fiumana, dalmata. L'esposizione, che rimarrà visitabile fino al prossimo ottobre, comprende una serie di documenti, oggetti e testimonianze inedite su questa popolazione, che alla fine della Seconda guerra mondiale dovette lasciare forzatamente la propria terra per fuggire dai massacri delle foibe effettuati dai partigiani jugoslavi.
La valorizzazione di questo patrimonio, secondo il rappresentante dell'Esecutivo, si configura come valore aggiunto anche per l'economia del territorio, in quanto consente a numerosi turisti provenienti da fuori regione di scoprire importanti elementi storici a loro sconosciuti.
Sin dalla sua costituzione, l'Irci propone numerose iniziative a tutela delle culture e delle tradizioni minoritarie che rappresenta. L'istituto ha sede nello stabile che ospita il museo civico stesso, realizzato anche con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e al cui interno era già presente un'accurata selezione di masserizie, oggetti e fotografie che raccontano importanti spaccati della quotidianità degli esuli. La mostra inaugurata oggi arricchisce ulteriormente il già vasto e prezioso patrimonio storico-culturale pazientemente raccolto dall'Irci in più di trent'anni di attività. ARC/PAU/pph