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Giovedì, 28 Marzo 2024
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AUTONOMIE LOCALI: PANONTIN, COMMISSARI PER ULTIMA FASE DELLE PROVINCE

Trieste, 17 novembre - "Siamo entrati nella fase finale del processo di superamento delle Province nella nostra regione, sulla scorta di quanto ci hanno chiesto gli elettori nel 2013: i commissari accompagneranno tali Enti nell'ultimo miglio". Su proposta dell'assessore alle Autonomie locali e al Coordinamento delle riforme del Friuli Venezia Giulia Paolo Panontin, la Giunta regionale ha infatti provveduto alla nomina dei commissari straordinari per l'amministrazione provvisoria delle Province di Gorizia e Trieste.

I commissari saranno in carica dal prossimo 1° dicembre e teoricamente fino al 30 settembre dal 2017, fatta salva la cessazione anticipata delle Province, prevista dal disegno di legge n. 164 Soppressione delle Province del Friuli Venezia Giulia, che verrà discusso nell'aula del Consiglio regionale la prossima settimana.

Se questa norma sarà approvata, è prevista a breve la nomina di un unico commissario per le tre Province di Gorizia, Pordenone e Trieste. Ciò si inserisce nella logica del risparmio della spesa e dell'efficentamento del sistema delle autonomie.

I commissari nominati oggi sono Pierpaolo Martina per la Provincia di Gorizia e Gianluca Dominutti per la Provincia di Trieste, entrambi dirigenti della Regione FVG.

Il mandato delle due Province di Trieste e Gorizia era andato a scadenza naturale nella primavera 2016, in seguito prorogato con norma transitoria fino alla fine di novembre. Si era pertanto reso necessario nominare un commissario straordinario per guidare la transizione fino a settembre 2017.

Nel contempo, la Giunta ha indicato la dirigente regionale Anna D'Angelo commissario ad acta  (quindi per espletare un singolo procedimento) del Consiglio provinciale di Udine, con il fine di approvare la proposta di Piano di subentro dei Comuni alla Provincia nelle funzioni di edilizia scolastica, e trasmetterlo all'assessore competente. Tale incarico avrà la durata di 20 giorni.

Il commissariamento deriva dalla mancata approvazione e trasmissione da parte della Provincia di Udine del Piano nei termini previsti. Un ritardo che rischiava di pregiudicare l'esito del passaggio delle funzioni dalla Provincia ai Comuni di questa competenza strategica e la continuità dei servizi erogati ai cittadini.

ARC/CM/ppd
 



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