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CASA: SANTORO, DDL DI RIFORMA FORNISCE STRUMENTI FLESSIBILI

Trieste, 29 ottobre - "Un disegno di legge che fornisce nuovi strumenti operativi e una grande flessibilità di azione per andare incontro alle esigenze del Settore Casa, considerato il mutamento delle caratteristiche degli utenti di questo servizio". È il commento dell'assessore regionale all'Edilizia Mariagrazia Santoro dopo l'approvazione in via definitiva da parte della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia del disegno di legge (ddl) di Riforma organica delle Politiche abitative e riordino delle Aziende Territoriali per l'Edilizia Residenziale (ATER) che ora sarà trasmesso al Consiglio regionale.

Il ddl, di 55 articoli, ridisegna il sistema di governance in materia di esigenze abitative in considerazione dei nuovi scenari socio-economici in cui si muove chi è alla ricerca di un'abitazione. La Regione elaborerà un Programma triennale che si declinerà in un Piano annuale di attuazione in cui saranno stabilite le specifiche azioni da porre in essere e le relative risorse da destinarvi. Grazie all'istituzione di un Fondo unico per l'Edilizia si sosterranno gli interventi proposti con la possibilità di agire in modo flessibile.

I provvedimenti principali saranno oggetto di futuri regolamenti attuativi e comprenderanno un maggior contrasto alla morosità incolpevole, strumenti di Edilizia convenzionata e sovvenzionata, anche con ricorso al riscatto o patto di futura vendita, garanzie integrative per il sostegno all'acquisto della Prima Casa, sostegno alla Locazione, Social Housing, autorecupero, Co-housing, migliore accessibilità e fruibilità di edifici pubblici e privati con incentivi al consumo zero di territorio.

Quanto ai soggetti beneficiari, il ddl prevede ulteriori misure di sostegno per l'accesso all'abitazione da parte di soggetti in condizioni di debolezza sociale o economica, dando priorità ad alcune fasce particolari: anziani, giovani coppie, single con minori a carico, persone vittime di violenza di genere, disabili, famiglie numerose, in stato di bisogno, monoreddito o con anziani o disabili a carico, soggetti destinatari di provvedimenti esecutivi di sfratto, o in difficoltà a seguito di separazione o divorzio e soggetti morosi incolpevoli.

Il Programma triennale sarà elaborato in collaborazione con la Commissione regionale per le Politiche abitative composta dall'assessore e dal direttore centrale competenti in materia di Edilizia, dall'assessore e dal direttore centrale competenti in materia di Salute e Politiche sociali, dai direttori generali delle ATER, dai sindaci dei Comuni dove hanno sede le ATER, da cinque rappresentanti delle Unioni Territoriali Intercomunali (UTI) indicati dal Consiglio delle Autonomie Locali (CAL).

La Commissione lavorerà sulla scorta delle determinazioni assunte dai 18 Tavoli territoriali (uno per ciascuna UTI) e sulla base delle analisi dei dati e delle informazioni elaborate dall'Osservatorio regionale sulla condizione abitativa. La stretta sinergia con il territorio avrà la sua massima espressione nello Sportello Casa, che avrà funzione di raccordo tra la domanda e l'offerta abitativa, alimentando la banca dati dell'Osservatorio e fornire supporto al Tavolo. La funzione di erogazione del servizio sarà svolta in raccordo con le modalità stabilite in apposite convenzioni sottoscritte dalle UTI e dai Comuni con i privati che agiranno quali enti di prossimità come articolazione dello Sportello.

Quanto alle ATER, la Riforma prosegue il percorso di razionalizzazione della spesa già iniziato con l'abolizione della figura degli amministratori unici e l'introduzione di un direttore generale sul modello delle Aziende per l'Assistenza Sanitaria (AAS). Le ATER avranno una gestione unitaria in materia di Programmazione economica e finanziaria, gestione contabile e di bilancio, gestione del personale, uffici legali, servizi informatici, trattamento degli utenti. Resta invariata la presenza delle ATER sul territorio con cinque sedi in Alto Friuli, Udine, Gorizia, Pordenone e Trieste.

"Si tratta di un documento molto partecipato, che ha iniziato il suo iter già nel dicembre 2013, e che ha ottenuto l'intesa all'unanimità da parte del CAL" ha spiegato Santoro. "Il ddl rimette mano alla governance del settore affidando alla Regione la regia delle Politiche abitative e riconoscendo agli Enti locali un compito nella gestione e nella programmazione".

ARC/RU



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