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Centri estivi: Riccardi/Rosolen, più di 350 progetti avviati in Fvg

"Regione in anticipo su linee nazionali, avanti con buon senso"

Trieste, 11 lug - "Sono oltre 350 i progetti di centri estivi avviati in Friuli Venezia Giulia. Per iniziare le attività educative, ludiche e ricreative rivolte ai minori, è ormai sufficiente la Scia (segnalazione certificata di inizio attività al Comune e all'Azienda sanitaria) ed è superata l'autorizzazione preventiva, che era prevista dai primi documenti nazionali sulla riapertura".

Ne hanno dato notizia Riccardo Riccardi e Alessia Rosolen, rispettivamente vicegovernatore della Regione con delega alla Salute e assessore regionale alla Famiglia.

Riccardi e Rosolen hanno chiarito il percorso seguito in queste settimane. Il Friuli Venezia Giulia - hanno ricordato - ha consentito l'apertura dei centri estivi già dal 3 giugno, contrariamente allo Stato centrale che ha atteso il 15 giugno. "Questa accelerazione, finalizzata a rendere possibile l'erogazione di un servizio atteso e prezioso in tempi stretti, aveva la necessità di essere accompagnata da indirizzi e linee guida che permettessero alle famiglie di accedere a servizi per i loro figli in sicurezza anche in un periodo di emergenza sanitaria. Il principio seguito era molto semplice: preferiamo un livello di attenzione più pronunciato rispetto all'accettazione di un rischio che può causare conseguenza non semplici da prevedere".

Con il passare delle settimane, i contenuti della deliberazione di Giunta regionale del 29 maggio sono state superate dalle disposizioni nazionali, le "linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell'emergenza covid-19", "disposizioni che di fatto ricalcano quelle del Friuli Venezia Giulia", hanno osservato Riccardi e Rosolen.

"Ci sono due variabili che rendono le misure regionali passibili di modifiche, innesti, rettifiche - è stato sottolineato -: l'effettiva evoluzione medico-sanitaria legata alla diffusione del virus e la proliferazione di disposizioni e documenti di indirizzo. Oggi che a livello nazionale le linee guida sono state adottate, è doveroso semplificare e chiarire anche espressamente quali sono le regole attuali a cui attenersi". Di qui un apposito provvedimento licenziato nell'ultima seduta della Giunta del Friuli Venezia Giulia.

"Già lo scorso 12 giugno avevamo allentato i vincoli e semplificato le procedure per i centri estivi - hanno osservato vicegovernatore e assessore -. La politica ha il dovere di trovare equilibri non semplici tra protocolli sanitari, senso di responsabilità e l'obiettivo di accogliere le richieste dei territori e dei soggetti gestori. Resta un principio, che va ribadito con un appello pubblico - questa la conclusione -: serve un grande esercizio di responsabilità da parte di tutti i soggetti in campo; il buon senso deve restare la stella polare in questa fase, che era e resta molto delicata e molto importante anche rispetto a quanto avverrà nei prossimi mesi". ARC/COM/pph/ep



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