Civiltà istriana: Roberti, mostra "Ci siamo ancora" ha alto valore
Trieste, 4 giu - "E' un segnale altamente simbolico che la
mostra "Ci siamo ancora" al Museo della Civiltà istriana fiumana
e dalmata, dopo l'esordio a febbraio, riapra subito: la
ripartenza e il ritorno graduale alla normalità sono una lezione
che ci è stata impartita dagli esuli. Riportare alla luce e
ricordare storie che segnano una porzione così rilevante della
nostra memoria collettiva ha un significato speciale dopo la fase
acuta della pandemia".
Lo ha affermato l'assessore regionale alla Funzione pubblica, i Corregionali all'estero e le Lingue minoritarie Pierpaolo Roberti in occasione di quella che è di fatto la re-inaugurazione della mostra di immagini, nomi e storie degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia allestita nel Civico Museo di via Torino a Trieste.
L'esposizione è stata realizzata dall'Irci raccogliendo da tutto il mondo oggetti, documenti e ricordi grazie a un appello lanciato dai social.
"Un plauso - ha aggiunto Roberti - va al presidente, al direttore, a tutto lo staff dell'Irci e ai tanti volontari che con il loro operato ci consentono di visitare questa mostra che ripaga di tanti sacrifici e reca con sé l'auspicio che il peggio dei mesi scorsi sia alle spalle".
"Ci siamo ancora", a ingresso libero, è aperta per tre giornate alla settimana, il lunedì, il mercoledì e il giovedì con orario 10.30-12.30 e 16.30-18.30 ed è accessibile con ingressi contingentati, previa distribuzione di gel disinfettante. "Mi auguro - così il direttore dell'Irci Piero Delbello - che presto si possa tornare all'apertura sull'intera settimana per premiare questa nostra avventura, nata quasi per caso, e rivelatasi un'intuizione felice, perché sono state poste le basi per un grande archivio della memoria".
Dopo l'appello lanciato dall'Istituto via social, materiali sono giunti da tutta Italia e da tanti paesi di Europa e del mondo, con testimonianze pervenute fino da New York. Le tantissime storie raccontate dalla mostra sono raccolte anche in un catalogo di 175 pagine che riproduce fotografie, racconti e documenti ARC/PPH
Lo ha affermato l'assessore regionale alla Funzione pubblica, i Corregionali all'estero e le Lingue minoritarie Pierpaolo Roberti in occasione di quella che è di fatto la re-inaugurazione della mostra di immagini, nomi e storie degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia allestita nel Civico Museo di via Torino a Trieste.
L'esposizione è stata realizzata dall'Irci raccogliendo da tutto il mondo oggetti, documenti e ricordi grazie a un appello lanciato dai social.
"Un plauso - ha aggiunto Roberti - va al presidente, al direttore, a tutto lo staff dell'Irci e ai tanti volontari che con il loro operato ci consentono di visitare questa mostra che ripaga di tanti sacrifici e reca con sé l'auspicio che il peggio dei mesi scorsi sia alle spalle".
"Ci siamo ancora", a ingresso libero, è aperta per tre giornate alla settimana, il lunedì, il mercoledì e il giovedì con orario 10.30-12.30 e 16.30-18.30 ed è accessibile con ingressi contingentati, previa distribuzione di gel disinfettante. "Mi auguro - così il direttore dell'Irci Piero Delbello - che presto si possa tornare all'apertura sull'intera settimana per premiare questa nostra avventura, nata quasi per caso, e rivelatasi un'intuizione felice, perché sono state poste le basi per un grande archivio della memoria".
Dopo l'appello lanciato dall'Istituto via social, materiali sono giunti da tutta Italia e da tanti paesi di Europa e del mondo, con testimonianze pervenute fino da New York. Le tantissime storie raccontate dalla mostra sono raccolte anche in un catalogo di 175 pagine che riproduce fotografie, racconti e documenti ARC/PPH